La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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martedì 13 novembre 2012

Cappella Sistina

 
 
La Cappella Sistina ha compiuto 500 anni. Il Santo Padre Benedetto XVI, che ama molto ricordare e celebrare gli anniversari, ne ha  commemorato l'inaugurazione fatta da Papa Giulio II nella solennità di Tutti i Santi del lontano 31 ottobre 1512.   

Il Santo Padre, nella sua omelia, spiega il motivo per cui vale la pena ricordare con una celebrazione liturgica un evento storico-artistico e dice: "Anzitutto perché la Sistina è, per sua natura, un’aula liturgica, è la Cappella magna del Palazzo Apostolico Vaticano. Inoltre, perché le opere artistiche che la decorano, in particolare i cicli di affreschi, trovano nella liturgia, per così dire, il loro ambiente vitale, il contesto in cui esprimono al meglio tutta la loro bellezza, tutta la ricchezza e la pregnanza del loro significato".
Ancora continua: "E’ come se, durante l’azione liturgica, tutta questa sinfonia di figure prendesse vita, in senso certamente spirituale, ma inseparabilmente anche estetico, perché la percezione della forma artistica è un atto tipicamente umano e, come tale, coinvolge i sensi e lo spirito".
 
La Cappella Sistina è un luogo privilegiato; il luogo dove si può ammirare, fare esperienza, esteriore ed interiore, della promessa di Dio-Creatore e Salvatore. E' il luogo dove la Luce rifulge e fa splendere le grandi ricchezze che ciscuno inconsapevolmente cela nell'anima: "....è la luce di Dio quella che illumina questi affreschi e l’intera Cappella Papale. Quella luce che con la sua potenza vince il caos e l’oscurità per donare vita: nella creazione e nella redenzione. E la Cappella Sistina narra questa storia di luce, di liberazione, di salvezza, parla del rapporto di Dio con l’umanità".
Il Santo Padre soffermandosi sul grande affresco della volta dipinto da Michelangelo dal 1508 al 1512, su incarico di Papa Giulio II, dice: "Il grande artista, già celebre per capolavori di scultura, affrontò l’impresa di dipingere più di mille metri quadrati di intonaco, e possiamo immaginare che l’effetto prodotto su chi per la prima volta la vide compiuta dovette essere davvero impressionante.
Da questo immenso affresco è precipitato sulla storia dell’arte italiana ed europea – dirà il Wölfflin nel 1899 con una bella e ormai celebre metafora – qualcosa di paragonabile a un «violento torrente montano portatore di felicità e al tempo stesso di devastazione»: nulla rimase più come prima. Giorgio Vasari, in un famoso passaggio delle Vite, scrive in modo molto efficace: «Questa opera è stata ed è veramente la lucerna dell’arte nostra, che ha fatto tanto giovamento e lume all’arte della pittura, che ha bastato a illuminare il mondo»".
 
Merita particolarmente soffermarsi ad ammirare -la Creazione-, a riguardo il Papa dice: "Con un’intensità espressiva unica, il grande artista disegna il Dio Creatore, la sua azione, la sua potenza, per dire con evidenza che il mondo non è prodotto dell’oscurità, del caso, dell’assurdo, ma deriva da un’Intelligenza, da una Libertà, da un supremo atto di Amore. In quell’incontro tra il dito di Dio e quello dell’uomo, noi percepiamo il contatto tra il cielo e la terra; in Adamo Dio entra in una relazione nuova con la sua creazione, l’uomo è in diretto rapporto con Lui, è chiamato da Lui, è a immagine e somiglianza di Dio".
 
Visitare la Cappella Sistina è un'esperienza unica, mistica, di grade afflato spirituale, perchè come dice il Papa siamo 'avvolti dalla storia del cammino di Dio con l’uomo', qui dove 'tutto vive, tutto risuona a contatto con la Parola di Dio' non si può restare indifferenti, non si può non porsi delle domande, non si può restare affascinati, esterrefatti e sorpresi dalla grandiosità della fede e dalla certezza dell'esistenza di Dio!

Il testo completo lo trovate qui
 

2 commenti:

  1. La he visto durante mi viaje a Italia y no la puedo olvidar. ¡¡Maravillosa!!.

    Un beso muy grande.

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  2. AMALIA, hai ragione, un'opera così meravigliosa non si può dimenticare! Un grande abbraccio

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