La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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giovedì 27 giugno 2013

Casa de Dios

"CASA DE DIOS" Il piccolo gregge di Gesù a Tangeri, in Marocco

di Suor Stefania Monaca Carmelitana 
 “Casa de Dios”: con questo nome i nostri fratelli musulmani chiamano il monastero "Sacra Famiglia e Santa Teresina" di Tangeri. Basta questo, forse, per dare un’idea del rispetto e della stima che circondano la nostra comunità in Marocco: una presenza discreta, silenziosa, spesso non pienamente compresa, ma che da quasi ottant’anni è memoria ininterrotta del “Dio con noi” in questo paese islamico, con lo stile e la gioia delle figlie di Teresa.
Era il 13 dicembre 1934 quando la fondatrice, Madre Teresa della Santa Famiglia, e le sue prime sette figlie iniziarono ufficialmente la loro vita di Carmelitane Scalze nel Monastero di Tangeri. Da allora tante sorelle di diversa provenienza hanno testimoniato, tra i nostri fratelli musulmani del Marocco, la gioia di essere “sole con Lui Solo” secondo lo stile proprio della Famiglia Teresiana.
Attualmente le monache sono sette e provengono, la Priora Madre Isabel dalla Spagna, le altre monache dal Perù, dalle Filippine, dall'Italia, dalla Liberia e dal Portogallo. Sette sorelle, sei diverse nazionalità, quattro continenti di provenienza: una sfida e una ricchezza allo stesso tempo, nella comune volontà di vivere la gioia che nasce dall’incontro con Gesù.
 
Qualche notizia sulla Chiesa di Tangeri
 
È davvero un piccolo gregge la comunità cattolica della diocesi di Tangeri, nel nord del Marocco: circa 2500 fedeli in un territorio di piú di 20.000 km2, e tra di loro nessun marocchino, dal momento che nascere marocchino significa essere automaticamente musulmano.
Una Chiesa di stranieri e pellegrini, dunque, formata da famiglie europee (soprattutto spagnole) che vi sono rimaste dopo l’indipendenza del Marocco, giovani studenti di altri paesi africani, personale di scuole e di istituti stranieri, di imprese, di delegazioni diplomatiche e carcerati: una Chiesa necessariamente e perennemente in cammino, “che evangelizza con la vita dei suoi fedeli; con la sua presenza affabile e rispettosa tra i musulmani, con la preghiera liturgica, con la sobrietà solidale, con la testimonianza della carità”, secondo le parole stesse del nostro Arcivescovo.

Una Chiesa piccola, dunque, ma molto viva e molto ben inserita nella società: sono 15 gli Istituti religiosi presenti nella Diocesi e 2 gli Istituti Secolari, a cui si aggiungono i Focolarini, alcuni sacerdoti Fidei donum e alcuni cooperanti laici. Tantissime le iniziative portate avanti: educazione, assistenza ai carcerati, scuole per bambini sordomuti e disabili, casa di accoglienza per disabili gravi, dispensari di medicinali e indumenti, mense, centro di accoglienza per ragazze a rischio e aiuto agli immigrati clandestini.

3 commenti:

  1. Questa piccola Comunità è un piccolo faro che proviene dalla luce che irradia dal cuore di Gesù e che mai si spegnerà.

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  2. Una vida dedicada a los demás.

    Una labor admirable.

    Gracias, Martina, por compartir algo tan bello.

    Un beso grande.

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  3. ADRIANA, ha tutto il sapore di un miracolo!

    AMALIA, la cosa ancora più stupefacente è che queste monache si trovino in terra musulmana! Unico monastero in terra musulmana! Un abbraccio

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