La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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martedì 28 gennaio 2014

Carlo Magno, santo?

Oggi 1200 anni fa, il 28 gennaio dell'814, moriva ad Aquisgrana l'imperatore Carlo I detto Magno. Egli nasce nel 742 come primogenito di Pipino il Breve al quale succedette il 24 settembre 768 come sovrano d'una parte del regno dei Franchi, divenendo unico re nel 771 alla morte del fratello Carlomanno. Nel 774 scende in Italia, chiamato in aiuto dal papa Adriano I per contrastare Desiderio, re dei Longobardi. In seguito  riceve il titolo di re dei Longobardi quando lo sconfitto Desiderio fu rinchiuso nel monastero di Corbie. Nel 777 inizia una serie di campagne per la sottomissione e l'evangelizzazione dei Sassoni. Nelle successive discese in Italia (781 e 787) stabilì legami con l'Impero d'Oriente e s'inserì sempre più a fondo, attraverso i missi carolingi, nella vita di Roma. Consacrato re d'Italia e spinto a occuparsi del patrimonio temporale della Chiesa, non trascurò il suo ruolo di riformatore, continuando l'opera iniziata dal padre col concorso di S. Bonifacio. Al concilio di Francoforte del 794, Carlomagno si erge di fronte a Bisanzio come il legittimo erede degli imperatori d'Occidente, promotori di concili e guardiani della fede. Viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero il giorno di Natale dell'anno 800 dal Santo Padre Leone III che accetta la protezione del sovrano come giudice delle sue controversie. Carlo Magno  estese la sua influenza fino alla Palestina. La sua sollecitudine per il restauro delle chiese di Gerusalemme e dei luoghi santi gli valse più tardi il titolo di primo dei crociati. Encomiabile è il suo patronato esercitato sulla Chiesa del quale restano attestazioni negli “Annales”, che ricordano i concilii da lui presieduti, le chiese e i monasteri da lui fondati.
La vita privata di Carlomagno fu obiettivamente deplorevole. Non si possono certo dimenticare cinque mogli,  due ripudi e molti concubinati, né i massacri giustificati dalla sola vendetta o la tolleranza per la libertà dei costumi di corte. Sappiamo però che egli teneva molto all'esatta osservanza dei riti liturgici che faceva celebrare, specialmente ad Aquisgrana (Aachen), con sontuoso decoro. Così, quando morì ad Aquisgrana il 28 gennaio 814 lasciò dietro di sé il ricordo di molti meriti che la posterità si incaricò di glorificare. Il culto di Carlomagno appare ben radicato nella tradizione letteraria e nell'iconografia. Il tono agiografico è già evidente nei racconti del suo biografo Eginardo e del monaco di S. Gallo. Nel 1165 Carlo Magno venne canonizzato da parte dell'antipapa Pasquale III e  Mauro, abate di Fulda e arcivescovo di Magonza, lo iscrive nel suo Martirologio.  Il cardinale Lambertini, futuro Papa Benedetto XIV, indicò nel caso di Carlomagno un tipico esempio di equivalenza fra una venerazione tradizionale e una regolare beatificazione (De servorum Dei beatificatione, I, cap. 9, n. 4), permettendone il culto.
 

5 commenti:

  1. Efectivamente, su canonización no fue reconocida por la Santa Sede, aunque parece ser que al final sí que se confirmó su beatificación.

    Es un caso interesante...

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  2. Ciao Martina,
    sono bellissimi i tuoi blog - è difficile la scelta !:-)


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  3. ELIGELAVIDA, io ho sempre ammirato Carlo Magno. Ho scoperto solo da poco questo lato della sua storia e sono rimasta piacevolmente sorpresa. Dunque anche noi e, non solo i Tedeschi, lo possiamo annoverare tra i santi. Un santo in più fa sempre piacere! Un abbraccio

    SEVERUS, benvenuto nel mio blog! E vedo che scrivi benissimo la mia lingua......grazie per la tua visita, mi ha fatto molto piacere. In effetti ritengo questo il mio blog principale gli altri tre li considero come dei quaderni di appunti. Grazie e torna a visitarmi!

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  4. Una historia realmente interesante.

    Gracias a esta entrada tuya, tengo más información.

    Un beso grande.

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  5. AMALIA, la storia di Carlo Magno è strettamente legata alla storia della nostra cara, vecchia e decadente Europa. Egli ne è il padre! Ah, se si potesse fare riferimento a lui, ai secoli gloriosi del Sacro Romano Impero, quando imperava la Cristianità, per unirla veramente! Un abbraccio

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