La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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giovedì 16 febbraio 2017

Conoscete Mary Wagner?

Mary Wagner sembra una Giovanna d'Arco dei nostri giorni, senza armatura, nè scudo né spada eccetto la corona del Santo Rosario. E' un'eroina! Una indomita lottatrice! Una che non si arrende!
Proviene da una famiglia numerosa che oltre ad avere sette figli ne ha adottati altri cinque. Ha studiato letteratura inglese e francese all’Università di Victoria (Canada). Nel 1993 si trovava a Denver, per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù dove avvenne la conversione ed ebbe chiara la sua missione nel mondo, dopo aver sentito l'appello del Santo Padre Giovanni Paolo II ad essere come i primi apostoli per le strade ed i luoghi pubblici e portare il messaggio della vita.
Nel 1999 aveva conosciuto una ragazza di 16 anni che chiedeva l’elemosina sui gradini della Cattedrale. Seppe che era incinta e che di lì a poco avrebbe abortito. Mary riuscì a sapere il giorno e l'ora dell’intervento e quel giorno in clinica si presentò anche lei. Tentò l’impossibile per evitare quell’aborto, ma fu portata in galera, perché in Canada una legge vieta di parlare con le donne che devono abortire per non influenzarle e convincerle a non farlo. Così si ritrova per la prima volta ad essere arrestata e da allora, da 18 anni a questa parte, conduce coraggiosamente la sua missione a favore della vita, recandosi nelle cliniche abortive, parlando e pregando con le donne in attesa, donando loro la medaglia della Madonna miracolosa, un biglietto con le indicazioni per ottenere aiuti di qualsiasi tipo durante la gravidanza, infine offre una rosa rossa o bianca, simbolo dei bambini abortiti. Tutto questo nonostante il divieto ricevuto dal giudice di non superare i 100 metri dalle cliniche abortive. 
Il 12 dicembre scorso Mary è stata arrestata di nuovo e portata in carcere. Per la decima volta! La nona volta aveva trascorso sette mesi in galera ed era stata rilasciata il 25 luglio 2016. Sommati i giorni da lei trascorsi in cella superano ormai i quattro anni.
 

Viene processata ed incarcerata sempre per lo stesso motivo, sempre con la stessa accusa. E lei rimane in silenzio, né desidera un legale che possa difenderla. Come sempre. In uno dei vari dibattimenti si è sentita dire da un giudice: «Tu sei sbagliata ed il tuo Dio è sbagliato».
E lei rimane in silenzio ed impassibile a testimoniare un sistema giudiziario iniquo che toglie la libertà di parola e la possibilità di testimoniare la propria fede ai suoi cittadini.
Il carcere per lei è diventato il luogo del suo apostolato, un'occasione per pregare e parlare di Gesù e del dono prezioso della vita e portare col soffio della fede la speranza di una vita rinnovata.  
 

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