1. Il Rosario della
Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello
Spirito di Dio, è preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal
Magistero. Nella sua semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo
Millennio appena iniziato, una preghiera di grande significato, destinata a
portare frutti di santità. Essa ben s'inquadra nel cammino spirituale di un
cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle
origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a " prendere il largo
" (" duc in altum! ") per ridire, anzi 'gridare' Cristo
al mondo come Signore e Salvatore, come " la via, la verità e la vita
" (Gv 14, 6), come " traguardo della storia umana, il fulcro
nel quale convergono gli ideali della storia e della civiltà ".1
Il Rosario, infatti, pur
caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore
cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la
profondità dell'intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio.2
In esso riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne Magnificat
per l'opera dell'Incarnazione redentrice iniziata nel suo grembo verginale. Con
esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi
introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e
all'esperienza della profondità del suo amore. Mediante il Rosario il credente
attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre
del Redentore.
Lettera Apostolica - ROSARIUM VIRGINIS MARIAE -
DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II
DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II
16 ottobre 2002
Gran profundidad la oración del Rosario.
RispondiEliminaHermoso post, Martina.
Un beso grande.
AMALIA, dovrebbe diventare la preghiera preferita di ogni cristiano. Un abbraccio
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