martedì 13 settembre 2016

Un Magistero calpestato

2. Oggi, per un efficace lavoro nel campo della predicazione, bisogna prima di tutto conoscere bene la realtà spirituale e psicologica dei cristiani che vivono nella società moderna.
 
Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità che i cristiani oggi in gran parte si sentono smarriti, confusi, perplessi e perfino delusi, si sono sparse a piene mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata;
 
si sono propalate vere e proprie eresie, in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni, si è manomessa anche la Liturgia;
 
immersi nel “relativismo” intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall’ateismo, dall’agnosticismo, dall’illuminismo vagamente moralistico, da un cristianesimo sociologico, senza dogmi definiti e senza morale oggettiva. Bisogna conoscere l’uomo d’oggi per poterlo capire, ascoltare, amare, così com’è, non per scusare il male, ma per scoprirne le radici ben convinti che c’è salvezza e misericordia per tutti, purché non siano rifiutate coscientemente e ostinatamente.
 
(Giovanni Paolo II – Discorso 6 febbraio 1981).
 
DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
AL CONVEGNO NAZIONALE
"MISSIONI AL POPOLO PER GLI ANNI 80"
 
Tratto da qui

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