lunedì 26 febbraio 2018

Come un ciclone!

Sono mesi e mesi che non riesco più a scrivere di me e da me. Il copia ed incolla è diventato la mia abitudine, segno per non voler scomparire dal web e sintomo di un disagio interiore che mi porto dentro da troppo tempo. Avvenimenti, alcuni di piccolo rilievo altri più importanti, felici o tristi, esaltanti o deprimenti, personali e non, mi hanno distratta dalle mie pagine web. Come da un ciclone,  mi sono lasciata prendere e trasportare; la vita a volte ha proprio l'irruenza di un tale agente atmosferico! Solo all'apparenza, se di lieve entità, non scombina e pare non lasciare segni di sé, ma la devastazione, piccola o grande che sia, a suo tempo mostrerà la sua reale entità. E' la vita ed è fatta così. Raramente essa lascia delle zone franche. Forse perché non ne esistono: nell'economia della vita umana non sono contemplate aree indisponibili, terre di nessuno. Tutto è campo di battaglia, tutto! Corpo, anima, spirito, mente, affetti, beni materiali ed immateriali, tutto è territorio aperto, ricettivo e come tale vulnerabile. Ecco, la vulnerabilità! Quando la vita non scivola addosso, senza lasciare traccia, si scopre di essere fragili e delicati. Anche perché la vita non scorre addosso senza lasciare segni, più o meno profondi, a meno che non trovi un cuore indurito, rivestito da una rigida corazza. Credo che, anche in questo caso, col tempo, prima o poi, si apre uno spiraglio perché la vita trova sempre il modo per manifestarsi, non può venir meno al suo compito: nella sua fucina è un modellare, sagomare e forgiare senza sosta. Sono sempre stata qui ma anche altrove. Non me ne sono mai andata ma oggi sono tornata............

2 commenti:

  1. La dulzura y belleza de tus letras reflejan la bondad de tu corazón.
    Un placer leerte.
    Un fuerte abrazo.

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  2. Amalia te agradezco mucho.
    Estas siempre a mi lado!
    Un abrazo

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