mercoledì 30 maggio 2018

In persona Christi

“Dai sacerdoti i fedeli attendono soltanto una cosa:  che siano degli specialisti nel promuovere l’incontro dell’uomo con Dio.
 
Al sacerdote non si chiede di essere esperto in economia, in edilizia o in politica.
 
Da lui ci si attende che sia esperto nella vita spirituale.
 
A tal fine, quando un giovane sacerdote fa i suoi primi passi, occorre che possa far riferimento ad un maestro sperimentato, che lo aiuti a non smarrirsi tra le tante proposte della cultura del momento. Di fronte alle tentazioni del relativismo o del permissivismo, non è affatto necessario che il sacerdote conosca tutte le attuali, mutevoli correnti di pensiero; ciò che i fedeli si attendono da lui è che sia testimone dell’eterna sapienza, contenuta nella parola rivelata.
 
La sollecitudine per la qualità della preghiera personale e per una buona formazione teologica porta frutti nella vita.(...)
 
 
In realtà, si cresce nella maturità affettiva quando il cuore aderisce a Dio. Cristo ha bisogno di sacerdoti che siano maturi, virili, capaci di coltivare un’autentica paternità spirituale.
 
Perché ciò accada, serve l’onestà con se stessi, l’apertura verso il direttore spirituale e la fiducia nella divina misericordia.” (Benedetto XVI ai Sacerdoti – 25 maggio 2006)QUI

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