LA VITA IN DUE
Grazie, Signore
perchè ci hai dato l'amore
capace di cambiare la sostanza delle cose.
Quando un uomo ed una donna
diventano uno nel matrimonio
non appaiono più come creature terrestri
ma sono l'immagine stessa di Dio.
Così uniti non hanno paura di niente.
Con la concordia, l'amore e la pace
l'uomo e la donna sono padroni
di tutte le bellezze del mondo.
Possono essere tranquilli,
protetti dal bene che si vogliono
secondo quanto Dio ha stabilito.
Sabato scorso ho partecipato al matrimonio di un amico e collega. Nel foglietto della Messa ho trovato questa riflessione. Nella sua semplicità mi è apparsa capace di trasmettere una verità che sarebbe opportuno meditare. Specialmente ai nostri giorni nei quali la famiglia formata da un uomo ed una donna viene disprezzata o relegata tra diverse altre possibilità di unioni, cioè tra persone dello stesso sesso. Mai come oggi l'ideologia relativista sta seminando confusione con lo scopo di sovvertire l'ordine naturale delle cose. L'aborto, il divorzio, le convivenze more uxorio, non sono altro che il doloroso epilogo di un lungo percorso della società che crede di poter vivere seguendo il proprio istinto e le proprie voglie, e che, credendo di aver raggiunto la vera libertà e i veri diritti umani, ha perso ogni buonsenso. Affrancarsi da Dio e dalle sue leggi porterà l'essere umano nell'abisso della perdizione, nella bestialità più brutale, nella volgarità, nella totale dimenticanza della vita dello spirito che invece genera bellezza ed armonia. Lontano da Dio l'uomo si abbruttisce e perde il senso della vita, della libertà, del dolore, della morte, dell'amore, del ripspetto, della dignità. Tutto si offusca in preda alle passioni insane. Tutto diventa possibile, lecito, permesso: la pornografia, la pedofilia, l'aborto, l'eutanasia, l'eugenetica, gli incontri intimi contro natura, le ruberie, gli omicidi, le truffe e ogni sorta di disonestà contro le leggi di Dio e degli uomini.