La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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giovedì 27 giugno 2013

Hans Urs von Balthasar (+ 26 giugno 1988)

Nasce a Lucerna (Svizzera) il 12 agosto 1905 da famiglia profondamente cattolica. Nel 1929 entra nella Compagnia di Gesù, viene ordinato presbitero a Monaco di Baviera nel 1936. Nel 1950 lascia la Compagnia di Gesù per dedicarsi all'Istituto secolare della Comunità di Giovanni da lui fondato l'8 dicembre 1944. Il Santo Padre Giovanni Paolo II annuncia la sua nomina a cardinale ma egli morirà a Basilea il 26 giugno 1988, due giorni prima del concistoro. E' sepolto a Lucerna. Hans Urs von Balthasar ha potuto vantare nella sua vita una grande amicizia con il Santo Padre Benedetto XVI con il quale ha anche fondato, insieme al teologo Henri de Lubac,  la rivista di teologia 'COMMUNIO'.
 E' stato una delle menti più fertili del nostro secolo, non solo della produzione teologica, ma dell'intera ricerca umana del sapere.
La sua opera, di grande spessore e originalità, composta da numerosissime pubblicazioni,  è senz'altro da ritenersi ai vertici più alti della teologia cattolica contemporanea.
La sua sete di conoscenza si immerge in uno studio del sapere umano, filosofico, teologico, letterario, alla scoperta di nuove forme comunicative di trasmissione della Verità cristiana di sempre: l'amore di Dio manifestatosi nella croce di Gesù Cristo. L'intera opera di von Balthasar subisce l'incanto spirituale e mistico di Adrienne von Speyr, una grande intellettuale e mistica, dottoressa convertita dal protestantesimo, conosciuta nel 1940 e che dopo averla portata alle fede ed alla pienezza cattolica ne diviene il confessore ed il direttore spirituale.  
 
REQUIESCAT IN PACE
 

Casa de Dios

"CASA DE DIOS" Il piccolo gregge di Gesù a Tangeri, in Marocco

di Suor Stefania Monaca Carmelitana 
 “Casa de Dios”: con questo nome i nostri fratelli musulmani chiamano il monastero "Sacra Famiglia e Santa Teresina" di Tangeri. Basta questo, forse, per dare un’idea del rispetto e della stima che circondano la nostra comunità in Marocco: una presenza discreta, silenziosa, spesso non pienamente compresa, ma che da quasi ottant’anni è memoria ininterrotta del “Dio con noi” in questo paese islamico, con lo stile e la gioia delle figlie di Teresa.
Era il 13 dicembre 1934 quando la fondatrice, Madre Teresa della Santa Famiglia, e le sue prime sette figlie iniziarono ufficialmente la loro vita di Carmelitane Scalze nel Monastero di Tangeri. Da allora tante sorelle di diversa provenienza hanno testimoniato, tra i nostri fratelli musulmani del Marocco, la gioia di essere “sole con Lui Solo” secondo lo stile proprio della Famiglia Teresiana.
Attualmente le monache sono sette e provengono, la Priora Madre Isabel dalla Spagna, le altre monache dal Perù, dalle Filippine, dall'Italia, dalla Liberia e dal Portogallo. Sette sorelle, sei diverse nazionalità, quattro continenti di provenienza: una sfida e una ricchezza allo stesso tempo, nella comune volontà di vivere la gioia che nasce dall’incontro con Gesù.
 
Qualche notizia sulla Chiesa di Tangeri
 
È davvero un piccolo gregge la comunità cattolica della diocesi di Tangeri, nel nord del Marocco: circa 2500 fedeli in un territorio di piú di 20.000 km2, e tra di loro nessun marocchino, dal momento che nascere marocchino significa essere automaticamente musulmano.
Una Chiesa di stranieri e pellegrini, dunque, formata da famiglie europee (soprattutto spagnole) che vi sono rimaste dopo l’indipendenza del Marocco, giovani studenti di altri paesi africani, personale di scuole e di istituti stranieri, di imprese, di delegazioni diplomatiche e carcerati: una Chiesa necessariamente e perennemente in cammino, “che evangelizza con la vita dei suoi fedeli; con la sua presenza affabile e rispettosa tra i musulmani, con la preghiera liturgica, con la sobrietà solidale, con la testimonianza della carità”, secondo le parole stesse del nostro Arcivescovo.

Una Chiesa piccola, dunque, ma molto viva e molto ben inserita nella società: sono 15 gli Istituti religiosi presenti nella Diocesi e 2 gli Istituti Secolari, a cui si aggiungono i Focolarini, alcuni sacerdoti Fidei donum e alcuni cooperanti laici. Tantissime le iniziative portate avanti: educazione, assistenza ai carcerati, scuole per bambini sordomuti e disabili, casa di accoglienza per disabili gravi, dispensari di medicinali e indumenti, mense, centro di accoglienza per ragazze a rischio e aiuto agli immigrati clandestini.

mercoledì 26 giugno 2013

La Chiesa odiata dal mondo

"Se io non fossi cattolico e volessi trovare quale sia oggi, nel mondo, la vera Chiesa, andrei in cerca dell'unica Chiesa che non va d'accordo con il mondo. Andrei in cerca della Chiesa che è odiata dal mondo. Infatti, se oggi nel mondo Cristo è in qualche Chiesa, Egli dev'essere tuttora odiato come quando viveva sulla terra. Se dunque oggi vuoi trovare Cristo, trova la Chiesa che non va d'accordo con il mondo... cerca quella Chiesa che i mondani vogliono distruggere in nome di Dio come crocifissero Cristo. Cerca quella Chiesa che il mondo rifiuta, come gli uomini rifiutarono di accogliere Cristo".  Mons. Fulton Sheen

lunedì 24 giugno 2013

Robert Spaemann e la legge naturale

Robert Spaemann, uno dei massimi filosofi cattolici del nostro tempo, Professore emerito di Filosofia all'Università di Monaco di Baviera, amico personale di Papa Benedetto XVI, nato a Berlino il 5 maggio 1927 è un pensatore conosciuto ed apprezzato anche in Italia. Molte le traduzioni di sue opere nella nostra lingua apparse negli ultimi vent’anni. Il capolavoro di Robert Spaemann e l'opera a cui egli si sente più legato resta "Fini naturali. Storia e riscoperta del pensiero teleologico" (Ares, 2013).
 
Sarebbe bene, per capire i tempi in cui siamo immersi, dal punto di vista antropologico e sociale, dedicare un po' di tempo al pensiero di questo grande filosofo. La sua tesi di fondo, espressa soprattutto in questo libro è che, nel momento in cui l'essere umano smarrisce il senso più profondo di concetti come quelli di natura, vita, normalità, trascendenza, così come accade nell’attuale civilizzazione tecno-scientifica, egli va incontro ad una tenebrosa tendenza che C.S. Lewis aveva definito come  “abolizione dell’uomo”.
 
Il "diritto naturale" è una grande eredità che la nostra civiltà ha ricevuto dal pensiero greco, raccolto e naturalmente arricchito dal pensiero cristiano, ma che la modernità sta rigettando da troppo tempo ormai; secondo Spaemann sarà il ritorno ad esso che potrà farci uscire dalla melma di una modernità che ha perduto ogni orientamento sociale, storico e metafisico, evitando così l'autodistruzione, cioè l'abolizione dell'uomo. Inoltre, la riaffermazione della “legge naturale” diventa l'unica via percorribile, in un mondo che ha rinnegato la trascendenza e la teologia, per far fronte a quella “emergenza antropologica” nella quale oggi sembra divenuto impossibile far emergere ogni possibilità oggettiva di giudizio morale ed estetico, percepibile come necessario per il riscatto dal peccato e la rinascita della società ad immagine e somiglianza di Dio. Solamente in questo modo potrà essere fermato il nefasto processo di autodistruzione che l'essere umano ha già messo in atto e che porterà ad estreme ed inevitabili conseguenze.  Per saperne di più vai su  lanuovabussolaquotidiana.it

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venerdì 21 giugno 2013

Tempi che vanno, diritti che vengono .....


Qualche giorno fa è iniziato a Palermo il 'gay pride' che terminerà sabato con la sfilata. Ad esso vi hanno partecipato anche rappresentanti dell'attuale governo tra cui Idem e Boldrini. In particolare quest'ultima nel suo discorso ha detto: “Oggi parliamo di diritti, qui non vedo nè carnevalate, nè pagliacciate”. A quanto pare è stato variato anche il significato di queste parole, presto lo constateremo anche sul vocabolario!
Il neo-sindaco Ignazio Marino, pur non essendo presente a quello di Roma, manda un messaggio “sono con voi” e parla di “diritti non negoziabili”, giusto per fare il verso ai famosi “principi” di Papa Benedetto XVI. Ecco un classico esempio di 'cattolico adulto".
 
 
Secondo il ministro Idem l’Italia deve “approntare nuovi strumenti legislativi, ispirandosi alle buone prassi di altre nazioni”. In fondo basta affacciarsi al di là dalle Alpi per avere suggerimenti, peccato non si voglia vedere ed accettare il fatto che in Francia continua da sei mesi un’ininterrotta protesta contro la legge Toubira per le unioni di persone dello stesso sesso.
 
 
Presto nelle scuole gli alunni si troveranno ad essere indottrinati con iniziative – convegni, seminari, assemblee e riflessioni – per combattere la discriminazione contro giovani lesbiche, gay, bisex e trans (lgtb). Sarebbe interessante capire cosa si racconterà ai bambini, ma sono proprio queste le intenzioni manifestate dal ministro Idem.
 
 
In Canada non si parla più di genitore naturale, ma di genitore legale, nel Massachussets non ci sono più moglie e marito, ma “parte A” e “parte B”, in Spagna “progenitore A” e progenitore B”, in Francia hanno appena tolto dal codice civile le parole “padre” e “madre”. Tutto ciò per cancellare il significato di “maschio” e “femmina”, il vero obiettivo di tanta fantasia legislativa.
 
 
E' inopinabile che per procreare c'è bisogno di uno spermatozoo e un ovulo, ma c'è già chi pensa alla tecnica di procreare a partire dalle potenzialità delle cellule staminali adulte.
 
 Il dott. Lawrence Alexander, sul quotidiano francese Le Monde, ha detto: “è già possibile fare un piccolo topo con due padri, il passaggio alla razza umana di queste tecniche è solo questione di tempo”. Possiamo già parlare di fabbrica di essere umani.
E se malauguratamente il prodotto ha un difetto di fabbrica allora lo si elimina, prima o dopo la nascita: in Olanda, infatti, è stata recentemente proposta, dall’associazione dei medici, l'eutanasia per
  bambini malformati o malati terminali.
 
 

 
(Articolo dal quale ho attinto, cliccare qui)
 
 

giovedì 20 giugno 2013

Manifesto di Alleanza Cattolica, punti 4 e 5

4. La legge naturale e il senso comune non valgono solo per i cattolici
 
A chi afferma che si tratta di principi che valgono per i cattolici, ma non si possono imporre in uno Stato laico ai non cattolici e ai non credenti, rispondiamo che il carattere nocivo di queste leggi si deduce dall'esperienza, dal buon senso e dai principi della legge naturale, da cui la legge positiva non può allontanarsi se vuole essere vera legge, i quali - in quanto riconoscibili dalla ragione - s'impongono a tutti a prescindere dalla fede e dall'appartenenza religiosa, e da tutti chiedono di essere rispettati.
Unioni-di-fatto-e-omofobia--cinque-punti-fermi--manifesto-di-Alleanza-Cattolica-




5. Considerare la marcia verso le unioni omosessuali come «irreversibile» significa essere vittime del mito illuminista del progresso
 
A quei cattolici e a quegli amici della famiglia tentati dallo scoraggiamento e convinti di stare combattendo una battaglia moralmente necessaria ma di retroguardia, di battersi per onore di firma ma senza possibilità di vincere, perché il «senso della storia» è un altro, vogliamo dire che non possiamo accettare il mito illuminista di una storia lineare, pilastro della dittatura del relativismo, il quale presenta la verità come figlia del tempo e certi processi come irreversibili.
La storia non ha nessun senso umano predeterminato e necessario, le battaglie le vincono e le perdono gli uomini e le donne, e per il cristiano nessuna vittoria del male è ineluttabile o irreversibile. Chi pensa diversamente è vittima, per dirla con Papa Francesco, di quella «mondanità spirituale» che perde la fiducia in Dio e segue le vie e il consenso del mondo, e di quella disperazione storica che, come non si stanca di spiegarci il Pontefice, viene molto spesso dal diavolo.
 
 

mercoledì 19 giugno 2013

Manifesto di Alleanza Cattolica, punti 2 e 3

2. Le unioni civili non sono l'alternativa, sono l'apripista per il matrimonio e l'adozione omosessuali


A chi, pure d'accordo in linea teorica con la critica delle proposte di legge, ritiene di dovere proporre le unioni civili come un «male minore» rispetto al «male maggiore» rappresentato dal matrimonio e delle adozioni omosessuali, facciamo osservare che l'esperienza di tanti Stati, a partire dalla Francia e dalla Gran Bretagna, mostra che le leggi sulle unioni civili non sono un'alternativa ma l'apripista alle leggi sul matrimonio e le adozioni omosessuali. Prima si fa passare la legge sulle unioni civili - magari «venduta» agli oppositori come alternativa a quella sul matrimonio e le adozioni - e dopo qualche anno si trasformano le unioni civili in matrimoni, con conseguente possibilità di adozione.




 3. Le proposte anti-omofobia mettono in pericolo la libertà di espressione e di religione

 
L'introduzione del delitto o dell'aggravante della omofobia viene presentata come uno strumento di lotta contro la violenza e le aggressioni. Ma il nostro ordinamento punisce già, senza distinzioni, ogni aggressione all'integrità della persona e alla sua sfera morale, e in più contiene le aggravanti dei «motivi abietti» e del profittare delle condizioni di debolezza della vittima. Tali circostanze, per pacifica e antica giurisprudenza, comprendono le situazioni in cui la condotta è realizzata allo scopo di offendere, a causa dell'orientamento sessuale, la dignità della persona. La previsione di nuovi reati o aggravanti di questo tipo è rischiosa per la libertà dei cittadini, poiché impone uno scandaglio dei moventi intimi, talora inconsci, che stanno alla base delle azioni umane. Da un concetto così esteso deriva uno spazio enorme di intervento penale, che rischia di mettere in pericolo sia la libertà di espressione del pensiero sia la libertà religiosa.
 
 
Il rischio di procedimenti penali sorgerebbe a fronte di qualsiasi giudizio critico, sul piano scientifico, etico ed educativo, di determinati orientamenti sessuali; o di qualsiasi dottrina religiosa, o espressione educativa, che sostenga la contrarietà al diritto naturale degli orientamenti sessuali diversi da quello eterosessuale.  
 

martedì 18 giugno 2013

Manifesto di Alleanza Cattolica, punto 1

ACList 03/2013

Unioni di fatto e omofobia: cinque punti fermi. Manifesto di Alleanza Cattolica 

Di fronte a proposte di legge che vogliono introdurre anche in Italia un riconoscimento giuridico delle unioni di fatto, anche omosessuali, e le norme cosiddette anti-omofobia, Alleanza Cattolica ricorda cinque punti fermi, da cui nessun dibattito può prescindere. Alleanza Cattolica, come associazione ecclesiale, si rivolge anzitutto ai cattolici, ma sa che sono in gioco principi e valori generali, che chiunque può riconoscere sulla base della ragione. Solo un fronte ampio di amici della famiglia, credenti e non credenti, potrà ostacolare queste proposte. Alleanza Cattolica non rivendica primogeniture, ma si mette a disposizione di quanti vogliano battersi per la difesa della famiglia, per il momento offrendo la sua disponibilità per incontri e conferenze su questi temi, dal circolo culturale e dalla parrocchia fino a incontri privati tra famiglie.
 
1. Riconoscere le unioni di fatto, comprese quelle omosessuali, danneggia la famiglia
 
«La famiglia non può essere umiliata e indebolita da rappresentazioni similari che in modo felpato costituiscono un vulnus progressivo alla sua specifica identità, e che non sono necessarie per tutelare diritti individuali in larga misura già garantiti dall'ordinamento» (Cardinale Angelo Bagnasco, Discorso all'Assemblea Generale dei Vescovi italiani, 21 maggio 2013). Lo stesso cardinale Bagnasco ha ricordato che deve considerarsi tuttora vincolante per i cattolici la Nota a riguardo della famiglia fondata sul matrimonio e di iniziative legislative in materia di unioni di fatto della Conferenza Episcopale Italiana del 28 marzo 2007, dove si legge: «Riteniamo la legalizzazione delle unioni di fatto inaccettabile sul piano di principio, pericolosa sul piano sociale ed educativo. Quale che sia l'intenzione di chi propone questa scelta, l'effetto sarebbe inevitabilmente deleterio per la famiglia». L'obiettivo di risolvere alcuni problemi pratici dei conviventi è «perseguibile nell'ambito dei diritti individuali, senza ipotizzare una nuova figura giuridica che sarebbe alternativa al matrimonio e alla famiglia e produrrebbe più guasti di quelli che vorrebbe sanare».
A differenza dei diritti individuali dei singoli conviventi, che in Italia non sono il problema, perché - appunto - sono «in larga misura già garantiti dall'ordinamento», le unioni civili introdotte dalle varie proposte di legge presentate in questa legislatura sono precisamente quelle «rappresentazioni similari» alla famiglia che, in quanto umiliano e indeboliscono la famiglia tradizionale, non possono essere in alcun modo accettate.
In particolare, «nel caso in cui si proponga [...] un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società è un atto gravemente immorale» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 3 giugno 2003).
ALLEANZA CATTOLICA, SITO UFFICIALE

Alle donne che hanno scelto se stesse


lunedì 17 giugno 2013

Elenco specie protette aggiornato

Ormai anche in Italia si fa sempre più spazio tra le aule parlamentari la scandalosa ideologia basata sulla perversione sessuale che vuole, a breve, una cascata di fiori d'arancio su persone dello stesso sesso che candidamente affermano di volersi unire in matrimonio per amarsi tutta la vita! Ormai ogni partito al Governo (tranne qualche singolo caso di parlamentare) su questo punto ha capitolato. Il ministro Idem (che grande delusione! Era meglio come atleta!)sta 'lavorando' molto alacremente a questo proposito, egregiamente inserita nel filone ideologico delle lobby che, sponsorizzate da diversi ultramiliardari, promuovono i cosiddetti 'diritti civili'. Ebbene, non mancherà molto che anche in Italia 'festeggeremo' ogni unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio', incuranti delle leggi della natura, della ragione e del buonsenso e soprattutto della legge di Dio, che, ci crediamo o meno, esiste e darà a ciascuno, alla fine della vita il premio o la condanna eterne. Ciò che in tutto ciò destabilizza maggiormente l'assetto sociale ed ideologico che si rifà alla tradizione, sarà il tentativo che il ministero per le pari opportunità (è sempre la Josefa Idem!) sta mettendo in atto con la legge contro l'omofobia: una legge bavaglio, che, con l'intento di 'proteggere' da ogni 'discriminazione', i soggetti che desiderano essere 'diversamente sessuati' rispetto alla loro natura, creando un'ulteriore 'specie protetta', non lascerà nessuna libertà di espressione a chi non intende farsi complice di questa assurda ideologia che getta l'essere umano tra il fango della più bassa trivialità e bestialità. 
            
 
 
 




sabato 15 giugno 2013

L'unica specie non protetta

 

MANTIS MANTODEA
 

SPONGIA OFFICINALIS
 



LUCANUS CERVUS

GIBBULA NIVOSA
 
ERINACEUS EUROPEUS



















COLUBER JUGULARIS
 
BISON BONASUS
 
ACIPENSER STELLATUS

AMMI TRIPHOLIATUM


GENTIANA PUMILA
Se volete sbizzarrirvi basta andare su elenco specie protette e troverete un elenco interminabile di piante ed animali che l'essere umano ha deciso di proteggere........ma purtroppo non troverete questa bellissima ed importantissima specie
 
 
 l'unica ad avere bisogno di essere protetta fin dal concepimento perché a rischio di reale estinzione!

venerdì 14 giugno 2013

La felicità dell'uomo

 
"L'uomo ha una bella funzione: quella di pregare e amare... Ecco la felicità dell'uomo sulla terra. Andiamo, anima mia, vai a conversare col buon Dio, a lavorare con Lui, a camminare con Lui, a combattere e soffrire con Lui. Lavorerai, ma Egli benedirà il tuo lavoro; camminerai, ma egli benedirà i tuoi passi; soffrirai, ma Egli benedirà le tue lacrime. Quanto è grande, quanto è nobile, quanto è consolante fare tutto in compagnia e sotto gli occhi del buon Dio, e pensare che Egli vede tutto, conta tutto!..."
(Santo Curato D'Ars)
 
Vi segnalo un blog bellissimo da dove ho tratto questo pensiero di san Giovanni Maria Vianney: si chiama www.corsiadeiservi.it

giovedì 13 giugno 2013

Serendipità

Quante volte vi è capitato di cercare qualcosa ed inaspettatamente ne trovate un'altra?  Fu Horace Mann in una lettera datata 28 gennaio 1754 il primo a coniare il termine SERENDIPITA' per indicare il cercare qualcosa di prezioso, ma trovare invece tutt'altra cosa e magari anche più preziosa della prima. A noi sicuramente è capitato e forse tante volte. Anche nella storia del mondo la serendipità ha tante volte dato il suo contributo, che spesso è risultato essere davvero determinante e rivoluzionario per l'intero genere umano. Un esempio eclatante di serendipità è la scoperta dell'America: Cristoforo Colombo partì con le sue tre caravelle convinto di raggiungere le Indie ed invece trovò l'America! Anche la scoperta della penicillina nel 1928 da parte di Alexander Fleming è serendipità: egli dopo essere tornato da una vacanza di un mese si accorge che il gel nelle capsule di Petri si è ammuffito e che le zone attorno alla muffa sono libere da batteri.  E' serendipità anche la scoperta della cottura a microonde che sciolsero una barretta di cioccolato nella tasca del ricercatore Percy Spencer nel 1945. Nel 1968 nasce la colla che verrà usata nei post-it mentre Stephen Silver sta tentando di produrre per la 3M un collante ad alta tenuta. Nel 1911 l'entomologo tedesco Wilhelm Kattwinkel mentre sta inseguendo una farfalla nella Pianura del Serengeti cade in un profondo dirupo e, miracolosamente illeso, scopre la Gola di Olduvai importante sito archeologico per la comprensione dello sviluppo e delle origini della specie umana. E' serendipità la scoperta dei raggi X, del Teflon, del velcro della dinamite, del ruolo del pancreas nel diabete, della chinina, del cellophane. La serendipità si spinge anche oltre i confini terrestri, nell'immensità del cosmo. Nell'anno 1965 Arno Penzias e Robert Wilson costruendo un'antenna a microonde per ricerche radioastronomiche si accorgono che il segnale è disturbato da un rumore di fondo che non riescono ad eliminare. Scoprono di aver captato l'eco lontana della Creazione del mondo: i residui del Big Bang! Verranno premiati col Nobel per la fisica nel 1978.   

lunedì 10 giugno 2013

La 'cultura dello scarto'

Con la “cultura dello scarto” la vita umana non è più sentita come valore primario da rispettare e tutelare. (Papa Francesco 09.06.2013) 


venerdì 7 giugno 2013

Il Cuore della Chiesa

MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
NEL CENTENARIO DELLA CONSACRAZIONE DEL
GENERE UMANO AL CUORE DIVINO DI GESÙ
Warszawa - Venerdì, 11 Giugno 1999
 
Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato. Si tratta ancora oggi di condurre i fedeli a fissare lo sguardo adorante sul mistero di Cristo, Uomo-Dio, per divenire uomini e donne di vita interiore, persone che sentono e vivono la chiamata alla vita nuova, alla santità, alla riparazione, che è cooperazione apostolica alla salvezza del mondo. Persone che si preparano alla nuova evangelizzazione, riconoscendo il Cuore di Cristo come cuore della Chiesa: è urgente per il mondo comprendere che il cristianesimo è la religione dell'amore.

mercoledì 5 giugno 2013

Centonovantanove anni

Oggi l'Arma dei Carabinieri compie 199 anni! Nella sua lunga storia l'Arma è stata attraversata da zone d'ombra che ne hanno macchiato l'immagine ma non è questo il momento per rimarcarlo. Oggi è il momento di ricordare chi ha perso la propria vita nell'adempimento del proprio dovere e tutti coloro che nel silenzio, nell'abnegazione e con coraggio, hanno messo la propria vita a servizio della collettività, incluso mio marito! 
 
 
 
 
 
 
 

Cronaca di una morte annunciata

Ebbene, sì......ne è stata decretata la chiusura! La Scuola Allievi Carabinieri di Fossano non esisterà più! Dati alla mano il Governo non risparmierà nulla.....però qualcuno, nelle alte 'sfere stellate', si è tolto la grande soddisfazione di giocare ai soldatini, che, uno ad uno, sta abbattendo.......nella più grande indifferenza, ingiustizia ed incompetenza! Eppure è così.......Io continuo a nutrire in cuore la speranza che qualcuno di buona volontà si svegli e fermi tutto, in previsione di una necessità (non tanto remota) di aumentare il numero dei carabinieri da arruolare durante l'anno, per il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini d'Italia.   

martedì 4 giugno 2013

La devozione al Sacro Cuore di Gesù

Il mese di giugno è tradizionalmente legato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Qui ( www.preghiereagesuemaria.it) possiamo percorrere ogni giorno un tratto di storia di questa devozione, elevando il nostro pensiero e la nostra preghiera al Cuore di Gesù. La nostra fede è un mistero che si svela, poco a poco, meditando i misteri dell' amore di Cristo; essa va sempre alimentata dalla conoscenza che è strettamente legata alla preghiera ed alle devozioni. La devozione al Sacro Cuore di Gesù ci è stata raccomandata da Gesù stesso, quando, apparso a santa Margherita Maria Alacoque, dal 1673 al 1675, le ordinò di diffondere la conoscenza e la devozione al Suo Sacratissimo Cuore con la pratica del primo venerdì di ogni mese e per nove mesi consecutivi.      

LE PROMESSE DEL SACRO CUORE DI GESU’
 
Queste sono le promesse che Gesù fece a santa Margherita Maria Alacoque per tutti coloro che avessero onorato il suo Sacratissimo Cuore: "Io prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell'ora estrema"
 
1. Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.    
2. Metterò la pace nelle loro famiglie.
3. Li consolerò in tutte le loro afflizioni.
4. Sarò il loro rifugio sicuro in vita e specialmente in punto di morte.
5. Spanderò le più abbondanti benedizioni sopra tutte le loro imprese.
6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l’oceano della misericordia.
7. Le anime tiepide diventeranno fervorose.
8. Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione.
9. Benedirò le case dove l’immagine del mio Sacro Cuore sarà esposta e venerata.
10. Darò ai sacerdoti il dono di commuovere i cuori più induriti.
11. Le persone che propagheranno questa mia devo­zione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà mai cancellato.
12. A tutti quelli che per nove mesi consecutivi si co­municheranno al primo Venerdì di ogni mese, Io pro­metto la grazia della penitenza finale; essi non mori­ranno in mia disgrazia, ma riceveranno i sacramenti, e il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo.

domenica 2 giugno 2013

Il cuore della nostra fede

Quì c'è il tesoro della Chiesa,
il cuore del mondo,
il pegno del traguardo a cui ogni uomo,
anche inconsapevolmente anela;
nell'umile segno del pane e del vino,
Cristo cammina con noi,
quale nostra forza e nostro viatico,
e ci rende per tutti testimoni di speranza.
(Beato Giovanni Paolo II)