Xavier Dor, medico pediatra francese è una delle icone del popolo della Manif pour Tous e della “Francia reazionaria”. Ha una lunga carriera professionale svolta sia in Francia che all'estero ed anche di docenza universitaria; sposato e padre di quattro figli, combatte l’aborto in Francia, motivo per cui spesso è stato arrestato e denunciato per 'abortofobia'- Lo stato francese ha introdotto nella legge Weil del 1975 la nuova figura del “reato di intralcio all’ aborto”, “le délit d’entrave”. Chi lo commette dimostra di essere “abortofobo”, evidente traslazione concettuale delle leggi sull’omofobia, che possono essere estese teoricamente a qualsiasi condotta “deviante” di pro life e di cattolici intransigenti. La sua prima azione risale all’11 novembre del 1978 nella cattedrale di Notre-Dame de Paris, dove durante la Messa, in cui vi partecipano il presidente della Repubblica, Valéry Giscard d’Estaing ed il primo ministro, Raymond Barre, subito dopo l’epistola, si alza e rivolto al presidente grida: “Giscard, abortista, assassino”. Da allora, allorquando decide di innalzare il livello della protesta, portandola sui luoghi dove si praticano le interruzioni di gravidanza, recitando il Santo Rosario o distribuendo immaginette e medagliette sacre, non ha smesso di tormentare la Francia dei lumi che a sua volta, però, non smette di tormentarlo. La prima volta che finì in galera fu quando decise di piazzarsi davanti alle cliniche abortiste, regalando a chi entrava due piccolissime calzette, fatte su misura per i piedini dei neonati. Dor venne picchiato dalla polizia ed incarcerato. Di arresti il dott. Dor ne conta oltre venti nella sua lunga carriera di medico.
L'ultimo, qualche mese fa, a Bourg-la-Reine il magistrato lo ha portato in tribunale perché deve rispondere dell’accusa di aver dato un paio di scarpe da neonato a una donna che si trovava in una clinica per abortire. Due avvocati, due donne, rappresentano i querelanti: “Queste pantofole, signora presidente, sono di una estrema violenza”, afferma la prima. L’altra si rivolge direttamente a Dor: “Tu fai del terrorismo con queste pantofole”. Il dottor Dor è stato condannato al pagamento di diecimila euro. L’accusa aveva chiesto anche un mese di carcere. In tribunale il dott. Dor indossa sempre un berretto blu ed ogni volta in aula si proclama “casco blu del rispetto della vita”. Quando gli si chiede di enumerare i suoi “nemici”, il professore elenca: “Organizzazioni internazionali come Planned Parenthood, il governo, la maggior parte dei partiti politici, i medici, i sindacati, i trotskisti, Sos Racisme, la Lega dei diritti dell’uomo, le femministe, rete Voltaire, e da ultimi, ma non meno importanti, i comitati etici, per sentirsi bene in questa follia suicida”. Dor non è timido neppure nei confronti della chiesa cattolica: “Il suo silenzio può essere visto come una complicità passiva, intenzionale”. Ha anche scritto un libro sull’aborto, “Le crime contre Dieu”, pubblicato da Perrin ed inoltre è stato ricevuto in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II e incoraggiato nella sua pubblica militanza. In un'intervista dice che l'aborto è un “massacro senza precedenti, (.....) ideologico, medicalizzato, decriminalizzato, presentato come una dignità, una libertà, un diritto, un affare della sola coscienza, finanziato e orchestrato e introdotto nella legge. Mentre una volta era isolato e artigianale, oggi è diventato collettivo e industriale”.
“La nostra Repubblica è diventata un Moloch che uccide i propri figli”, ispirata da “l’ideologia che non ha creato niente ma vuole appropriarsi di tutto – verità, amore, libertà, vita, morte e persino e soprattutto l’eternità”.
Il dott. Dor all'età di 84 anni ha ancora la grinta di un giovane leone, non teme i suoi avversari ed usa parole di fuoco, per definire l'aborto, rievocando lo Champ de Mars, teatro del mostruoso massacro illuminista: “L’aborto occupa il posto della ghigliottina, dei campi di sterminio, dei crimini rituali“.
A volte comincio a credere che questo mondo è stato invaso dagli alieni che fanno sciocchezze. E 'molto triste leggere tali notizie. Un grande abbraccio
RispondiEliminaANGELOOOOOOOO, che bello leggerti qui! Hai ragione tutto sembra così extraumano. Un grandissimo abbraccio anche a te.
RispondiEliminaCreo que es un hombre valiente que lucha por unos grandes principios.
RispondiElimina¿A dónde va a llegar este mundo?...
Un beso grande. Feliz semana.
AMALIA, è davvero un uomo molto coraggioso e paziente; sopporta bene arresti e processi. E' davvero fuori da ogni logica quello che succede, soprattutto in Francia, ma credo che avverrà anche qui in Italia se dovesse essere approvata la legge anti omofobia. Ti auguro buona giornata e ti mando un abbraccio
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