Il Tempo Liturgico dopo la Quaresima viene definito TEMPO DI PASQUA, inizia il giorno di Pasqua e termina dopo un periodo di cinquanta giorni a Pentecoste. La Santa Chiesa vive questo lungo periodo dell'anno liturgico come un solo e grande giorno di Pasqua, cantando la gioia della Risurrezione, che accoglie per sé e annuncia al mondo con la forza dello Spirito Santo che le è stato donato. La durata è dovuta al fatto che negli Atti degli Apostoli la Pentecoste è situata al 50.mo giorno dopo la Risurrezione. Il colore dei paramenti sacri è il bianco che sta ad indicare la purezza e la luce di Cristo Risorto, in quanto tutto il periodo è incentrato sul mistero della gloriosa Risurrezione di Gesù. Così pure le letture ed il Vangelo fanno tutte riferimento a questo mistero, soffermandosi sulle varie apparizioni di Gesù, sulla storia dei primi cristiani e sull'avvento di Cristo alla fine dei tempi. Infatti si leggono gli Atti degli Apostoli, l'Apocalisse di san Giovanni ed i Vangeli con i racconti prettamente pasquali. Per tutto questo periodo non si recita l'Angelus ma, al mattino, a mezzogiorno ed al vespro, esso viene sostituito con la preghiera del Regina Coeli. Essa inizialmente veniva recitata, come antifona, durante il periodo pasquale al termine delle Lodi, dei Vespri o di Compieta, in seguito, Papa Benedetto XIV prescrive nel 1742 di recitarla nel Tempo pasquale, in luogo dell'Angelus Domini. Nell'attuale Liturgia delle Ore mantiene il suo posto a Compieta, come conclusione dell'ufficio quotidiano.
L'antifona Regina Coeli, insieme con la Salve Regina, è la più popolare e celebre delle quattro antifone maggiori mariane in uso nell'Occidente cattolico. É composta di quattro stichi, ognuno dei quali si conclude con il grido di esultanza: «Alleluia!».
Ecco il testo latino:
Regina Coeli laetare. Alleluia!
Quia quem meruisti portare. Alleluia!
Resurrexit, sicut dixit. Alleluia!
Ora pro nobis Deum. Alleluia!
La preghiera del Regina Coeli si completa così:
Gaude ed laetare Virgo Maria. Alleluia!
Quia surrexit Dominus vere. Alleluia!
Deus, qui per resurrectionem Filii tui, Domini nostri Jesu Christi, mundum laetificare dignatus es, praesta, quesumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam, perpetuae capiamus gaudia vitae. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen
Seguono tre Gloria Patri.
Nulla conosciamo di sicuro circa la nascita di quest'antifona ma si tramanda che agli inizi del pontificato di Papa Gregorio Magno (590-604) Roma era colpita da una furiosa epidemia di peste. Per scongiurare il flagello venne indetta una processione penitenziale che, partendo da sette punti diversi della città, doveva confluire nella basilica vaticana. Mentre la folla salmodiante attraversava il ponte Elio, dall'alto del mausoleo di Adriano si sarebbe udito un coro celeste che cantava:
«Regina Coeli, laetare
quia quem meruisti portare
resurrexit, sicut dixit».
Il pontefice avrebbe completato l'antifona aggiungendovi l'invocazione: «Ora pro nobis Deum».
Immediatamente sarebbe stato visto un angelo rimettere nel fodero una spada insanguinata, come segno che la peste sarebbe cessata.
A motivo di tale visione il mausoleo è stato ribattezzato col nome di Castel sant'Angelo.
Die Legende kannte ich noch nicht ... vielen Dank auch noch für die Ostergrüße - Dir auch eine gesegnete Osterzeit!
RispondiEliminaGrazie, non sapevo come era nata questa stupenda preghiera.
RispondiEliminaRegina Coeli laetare. Alleluia!
RispondiEliminaEs una preciosa oración que rezo a diario durante el tiempo de Pascua. Celebremos estos cincuenta días de alegría que nos recuerdan que nosotros siempre vivimos en tiempo de Pascua. Un abrazo Martina!!
ANDREAS, vielen Dank! Ich glaube dass, unsere Mutter Maria uns so fest umarmet wenn wir Sie beten.
RispondiEliminaADRIANA, grazie a te che mi sei vicina.
ELIGELAVIDA, es una oración que yo tambien rezo a diario durante el tiempo de Pascua; me gusta mucho, es tan preciosa, dulce y alegra. Un abrazo
Una dulce y linda oración.
RispondiElimina¡¡Gracias, Martina!!
Un beso grande.
AMALIA, sì è molto bella, a me piace tantissimo. Un abbraccio
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