Risuona ancora una volta, nella nostra coscienza e nel nostro cuore, l'annunzio del Natale cioè dell'inizio dell'avvenimento cristiano: l'incarnazione di Dio in Gesù Cristo e la chiamata degli uomini a partecipare alla sua presenza di Redentore. (...) L'uomo è annichilito di fronte alla potenza del male che nasce anche dal cuore dell'uomo, ma più profondamente nasce da quel mistero del male che tenta sistematicamente l'eliminazione della presenza di Cristo e della Chiesa dal mondo. L'uomo è annichilito dalla terribile conseguenza dell'aver perduto Dio, come diceva Paul Claudel ne 'L'annuncio di Maria': si può rinnegare Dio ma allora si comincia a mangiare l'erba amara dello scoglio della noia. (....)
E' un annunzio di salvezza!
Ma chi, attorno a noi, desidera la salvezza?
E' un annunzio di verità!
Ma chi, attorno a noi, desidera la verità?
E' un annunzio di cambiamento totale dell'intelligenza e del cuore.
E' l'annunzio della nascita di un uomo nuovo che conosce l'origine della propria vita e cammina, quotidianamente e liberamente, verso l'attuazione del suo destino di bellezza, di verità e di giustizia in Cristo. Ecco, tutto questo è sentito come assolutamente estraneo, lontano. (....) Si può certamente allora rinnegare Dio, (....) ma una volta rinnegato Dio si è contemporaneamente rifiutato e rinnegato l'uomo. In questo degrado antropologico, in questa diffusa ottusità, in cui i vizi diventano diritti e le devianze hanno la pretesa di essere la normalità, la violenza diventa il metodo normale dei rapporti, dalle famiglie fino alle società internazionali e mondiali. (.....) Alla luce di tutto questo, noi cristiani dobbiamo essere consci che la nostra responsabilità è assolutamente irrinunciabile, e dobbiamo lavorare perché la prima conseguenza del nostro annunzio natalizio nella vita dell'uomo sia un tentativo di rieducare l'uomo alla propria umanità. (...) L'annunzio cristiano oggi va vissuto nella sua totale essenzialità come il primo irrinunciabile compito di aiutare l'uomo ad aprire il proprio cuore e la propria mente ad un mistero che, proprio perché è venuto tra noi, è la possibilità reale e totale di cambiamento. (...) Cristo è venuto al mondo, è stato generato dalla Vergine Maria, ha vagito in una mangiatoia, non perché il mondo ne ricevesse una qualche emozione ma perché fosse provocato a percorrere quella strada che è Via, Verità e Vita.
(S.E. Mons. Luigi Negri)
tratto da IL TIMONE nr 138 -Anno XVI-Dicembre 2014, pagg 12-13)
¡Feliz y santa Navidad , Martina!
RispondiElimina¡Feliz y santa Navidad, tambien para ti!
EliminaMUY FELIZ NAVIDAD, querida Martina.
RispondiEliminaUn beso grande.
Querida Amalia ¡Feliz y santa Navidad, tambien para ti!
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