Ad oggi nessuno sa dire con estrema certezza come si sia formata l’immagine della Sindone. In molti l'hanno analizzata e studiata,
formulando molte ipotesi, anche strampalate e poco scientifiche, ma una volta davanti alla Sindone si è riscontrata l’impossibilità di una spiegazione concreta.
Allo stato attuale, l’ipotesi che pare più accettabile, per spiegare la formazione dell’immagine della Sindone, è quella della radiazione ultravioletta (UV), emanata al momento della risurrezione di Gesù, la sola – ha spiegato il prof. Di Lazzaro dirigente presso il Centro Ricerche Enea di Frascati – in grado di colorare un tessuto di lino in modo similsindonico. Fermo restando, comunque, che un’immagine come quella della Sindone, specificano gli studiosi dell’Enea, rimane «ad oggi impossibile» da «ottenere in laboratorio». Di certo è provato che questo telo di lino abbia avvolto un uomo pieno di ferite e torturato; infatti sono realmente visibili tantissime ferite ed i test per la ricerca del sangue sono positivi. Il lino misura metri 4,4 x 1,13. E' un prodotto filato a mano e mostra le caratteristiche dei tessuti antichissimi risalenti al I secolo d.C. Le ricerche hanno evidenziato la presenza di granuli di polline assenti in Europa e abbondanti nei sedimenti del Lago di Genezareth e del Mar Morto.
La Chiesa non si è mai pronunciata sull’autenticità della Sindone, tuttavia non possiamo non essere concordi sul fatto che questa misteriosa immagine, che è reale, altro non è che l'immagine di Gesù, che ha subito il martirio della passione ed il supplizio della crocifissione.
Nel Duomo della città di Torino (fino al 24 giugno) è in corso la solenne ostensione della Santa Reliquia. Inoltre merita una visita il Museo Diocesano per poter ammirare 'Il compianto sul Cristo morto' del Beato Angelico, qui esposto fino al 30 giugno.
http://www.sindone.it/#band_it
http://www.sindone.org/santa_sindone/00023930_Santa_Sindone.html
qui la lettura multimediale del telo della Sindone
Consiglio, a tal proposito, un bellissimo articolo scritto dal Prof. Alessandro D'Avenia dal titolo brillante 'Il selfie di Dio' che si può leggere QUI sul suo blog PROF 2.0
Grazie per l'informazione.
RispondiEliminaUna información excelente la que aportas.
RispondiEliminaMuchas gracias!!
Un beso grande.
Grazie a voi!
RispondiEliminaUn abbraccio
Sarebbe bellissimo vederla........ma mi sa tanto che non ci riusciremo, per questa volta........
RispondiEliminaUn abbraccio
Angelo, peccato! E' un'esperienza davvero unica.
EliminaUn abbraccio