Cari amici, l’articolo è già molto lungo e quindi sarò diretto, anzi, direttissimo:
Amate l’Eucarestia? Ogni tanto fate l’adorazione eucaristica? Lutero nega la Transustanziazione. Nel mondo intero non vi sono il Corpo e il Sangue di Cristo.
Amate la Chiesa? Lutero rinnega la Chiesa.
Amate il papa e il clero (oggi pure troppo…)? Lutero li odia, li maledice, li offende con irripetibili volgarità e scurrilità, segno sicuro di un animo profondamente traviato.
Amate soprattutto la Beata Vergine Maria? Pregate il rosario? Lutero la offende apertamente e ne condanna il culto.
Pregate i santi? Lutero ne abolisce il culto.
Vi ritenete esseri liberi? Lutero nega il libero arbitrio.
Credete nella possibilità della redenzione umana, anche in punto di morte? Lutero lo nega.
Pregate per i vostri morti? Lutero nega l’esistenza del purgatorio.
Qualcuno a questo punto potrebbe chiedere: “ma, allora, come facciamo a definirli cristiani?”. Si definiscono tali solo perché non hanno negato la Trinità e la divinità di Cristo (che saranno poi negate comunque da alcune sette estremiste).
Ma tutto il resto è stato distrutto, a partire dall’Eucarestia per arrivare al culto della Vergine, a partire dal papato per arrivare ai sacramenti, a partire dal culto dei santi per arrivare alla responsabilità morale.
Ma tutto il resto è stato distrutto, a partire dall’Eucarestia per arrivare al culto della Vergine, a partire dal papato per arrivare ai sacramenti, a partire dal culto dei santi per arrivare alla responsabilità morale.
La vera domanda, quindi, è un’altra. Come è possibile che oggi principi della Chiesa (e non solo), vescovi, ecclesiastici, cattolici o sedicenti tali, possano riabilitare il protestantesimo e Lutero?
Come è possibile che i giornalisti scrivano che le differenze sono quasi superate? Certo, sarebbe bellissimo, se fosse vero. Ma per essere vero occorrerebbe che i protestanti riammettessero i sei sacramenti che hanno negato, la fedeltà alla Chiesa, l’amore al Papa, il culto della Vergine e dei santi, il purgatorio, il libero arbitrio ecc. ecc. A qualcuno di voi risulta che questo, anche solo in minima parte, sia avvenuto? No, non è mai avvenuto, in cinquant’anni di dialogo ecumenico. Non hanno mai rinunciato a nemmeno uno dei loro errori. Mai. Casomai, sono i cattolici ecumenisti che si sono fin troppo sbilanciati nella via dell’errore.
Come è possibile allora mentire al mondo intero così spudoratamente?
Questa è la vera domanda. Già, come è possibile? E come è possibile che quasi tutto il clero cattolico che si considera ancora fedele alla Chiesa di sempre stia fermo e zitto? Vi è stata solo una pronuncia di rifiuto da parte del cardinale Müller, il quale ha detto che non v’è nulla da festeggiare in questo cinque centenario. Già, come è possibile?
E poi c’è la seconda domanda: come dovrò regolarmi, io, che adoro l’Eucarestia, vado a Messa, amo la Madre di Dio, credo ai santi e al purgatorio, mi sento responsabile delle mie azioni, prego per i miei morti, ecc., se il mio clero di oggi mi dirà di ammirare Lutero e magari di ritenerlo un dottore della Chiesa, lui, che la Chiesa l’ha distrutta per centinaia di milioni di persone in questi cinque secoli?
Come dovrò regolarmi se le più alte gerarchie della Chiesa attuale mi dovessero porre come esempio di dottore colui che chiamava “anticristo” ogni papa, che definiva nelle maniere più scurrili possibili? Come potrò obbedire a queste gerarchie se mi dovessero dire di amare colui che ha detto “papa, sono stato il tuo incubo da vivo, sarò la tua tomba da morto”, senza cadere in contraddizione con me stesso e la mia coscienza di cattolico fedele al papato e al papa?
Come potrò non sentire questa contraddizione in termini ogni qual volta mi troverò dinanzi all’Eucarestia o a pregare la Madre di Dio?
E, tutto questo, senza voler nemmeno accennare a tutte le guerre di religione scoppiate per più di un secolo a causa sua in Germania, Francia, Inghilterra, Ungheria, Balcani, Svezia, Irlanda, Olanda, Danimarca, Ungheria, che hanno causato decine di migliaia di morti e a tutte le persecuzioni di cui è rimasta vittima un numero immenso di cattolici in questi secoli in quasi ogni parte del mondo protestante…
Concludo invitandovi a questa specifica considerazione fra tante altre possibili: a un certo punto, in tutti i paesi che hanno aderito al Protestantesimo spezzando per sempre l’unità religiosa di quella che era stata la Res Publica Christiana medievale, è morto l’ultimo vescovo consacrato, e poi l’ultimo sacerdote. In tutti questi paesi, si è spenta così la grazia dei sacramenti per centinaia di milioni di persone fino a oggi.
È questo che volete celebrare seguendo ancora i nostri ecclesiastici ecumenisti, chiunque siano, che dopo cinquant’anni di dialogo hanno ceduto molto sulla dottrina senza che i luterani facessero un solo passo verso il ritorno all’unica vera casa? Siete sicuri che sia questa la volontà di Nostro Signore Gesù Cristo?
Ecco, io vi ho invitato, per quel che potevo in un articolo, a riflettere, cari amici. Sono tempi non duri, ma terribili. E occorre coraggio, amore per la Verità immutabile, Fede. E attaccamento all’Eucarestia, ai sacramenti, alla Madre di Dio, Ausilio dei cristiani e Sede della Sapienza. Ovvero, a tutto ciò che Lutero ha cancellato, dando inizio non alla cosiddetta “Riforma protestante”, che riforma non è visto che ha distrutto quasi tutto, ma alla “Rivoluzione Protestante”, atto primo nella storia del processo della Rivoluzione gnostica, liberale ed egualitarista, con la quale il nemico di Dio e degli uomini ha dato inizio alla sua guerra finale contro la Chiesa e la società umana.
Sono i tempi della scelta. E Lutero, cinquecento anni dopo, è come se stesse attaccando nuovamente le sue 95 tesi sul portone delle nostre coscienze, stavolta con l’appoggio di buona parte del clero “cattolico”. E noi… dobbiamo scegliere da che parte stare.
Fine
(Prof. Massimo Viglione)
Tratto da civiltacristiana
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