E' successo la domenica di Pasqua: un intero treno in balia di una gang di minorenni nordafricani, che per ore ha tenuto in “ostaggio” i passeggeri al rientro dal mare con insulti e atti vandalici di ogni risma. E’ stata una domenica di Pasqua da incubo per i circa 300 passeggeri del treno Ventimiglia – Torino. Nonostante la stampa politicamente corretta parli genericamente di una “gang di giovani”, dalle testimonianze emerge chiaramente che il gruppo era formato quasi esclusivamente da minorenni nordafricani, accompagnati da alcune ragazzine italiane palesemente sotto l’effetto di alcol e stupefacenti.
Le testimonianze parlano di un calvario iniziato intorno alle 16.30, quando alla stazione di Finale Ligure il branco è salito sul treno. Da quel momento un escalation di grida, aggressioni, insulti, atti vandalici e molestie. “Continuavano a spostarsi tra gli scompartimenti. Si chiudevano nei bagni, immagino per non farsi trovare dal controllore”, è la testimonianza di un passeggero raccolta dalla Stampa. Visto che la situazione è fuori controllo il capotreno fa fermare il convoglio obbligatoriamente a Cengio, in provincia di Savona, dove intervengono i Carabinieri.
Nonostante l’arrivo delle forze dell’ordine e delle ambulanze giunte in seguito alle segnalazioni di molestie, dopo un’ora e mezza circa di sosta il treno riparte come se nulla fosse accaduto.
Dunque dopo aver compiuto atti vandalici, molestie, sotto effetto di alcol e droghe e senza biglietto, i circa 50 magrebini riprendono il tragitto in direzione Torino: “Alla fine non gli hanno fatto nemmeno una multa. E questi hanno trascorso il resto del viaggio a prendere in giro tutti gli altri passeggeri. Dicevano: visto? Non ci possono fare niente”, è stata la testimonianza di una studentessa che si trovava a bordo.
Il viaggio prosegue con il consueto caos condito dagli insulti ai passeggeri e la devastazione sistematica di bagni e sedili, squarciati a coltellate. Con ben 90 minuti di ritardo il treno arriva infine alla stazione di Torino Porta Nuova ma anche qui l’intervento delle forze dell’ordine, questa volta la Polfer, si rivela inutile: i minorenni nordafricani fuggono in tutte le direzioni attraversando i binari ed eludendo così il cordone degli agenti e i tentativi di fermo. Anzi, con quest’ultima azione creano un ulteriore disagio, interrompendo per almeno venti minuti la circolazione ferroviaria per problemi di sicurezza. Dei 50 magrebini a bordo sembra che la Polfer sia riuscita a fermarne un paio, ovviamente rilasciati a piede libero. Nel frattempo è stata aperta un’indagine, che, con buona probabilità, non servirà a nulla.
L’azione dei 50 giovani nordafricani ha sancito l’impotenza delle autorità italiane di fronte a questo tipo di fenomeni. Quei ragazzi erano stati già segnalati la mattina di domenica, in viaggio verso il mare, e quindi le forze dell’ordine già sapevano che sarebbero risaliti a Finale Ligure per fare ritorno a Torino. Perché nessuno li ha fermati?