Nella festa liturgica del Sacro Cuore, che quest’anno cade il 28 giugno, la Chiesa ci propone di onorare il Cuore di Gesù, sia in quanto tale, sia come simbolo vivente della sua carità. “Adorare il Cuore di Gesù significa adorare per così dire, nel suo principio, nel suo fulcro, la vita di sacrificio e d’immolazione del nostro Salvatore. Significa adorare il prezioso ricettacolo in cui le ultime gocce del sangue divino hanno atteso, per effondersi, che venisse a colpirlo la lancia di Longino. Quel cuore squarciato rimane per sempre come la testimonianza d’una vita che si è data interamente per la salvezza del mondo” (Dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 413-417).
Allo stesso tempo, il Cuore di Cristo rappresenta la sede degli affetti del Dio fatto uomo, come egli stesso disse apparendo a Santa Margherita Maria Alacoque: “Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino a esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo Amore”. E Gesù prosegue, chiedendo espressamente che venga istituita la festa liturgica del Sacro Cuore: “In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così. Per questo ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la santa Comunione e facendo un’ammenda d’onore per riparare tutti gli oltraggi ricevuti durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore su coloro che gli renderanno questo onore e procureranno che gli sia reso da altri”.
Le prime due cerimonie in onore del Sacro Cuore, presente la mistica francese, si celebrarono nel Noviziato delle Suore della Visitazione di Paray-le-Monial (Parigi) il 20 luglio 1685 e il 21 giugno 1686.
Nel 1765 Papa Clemente XIII approvò la solennità del Sacro Cuore e, nel 1856, Papa Pio IX la rese universale. La data della festa è variabile poiché, in ossequio alla richiesta di Gesù, essa viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini. Pio XI, con l’enciclica Miserentissimus Redemptor dell’8 maggio 1928 compose il testo dell’Ammenda chiesta da Gesù, cioè l’Atto di riparazione al Sacratissimo Cuore di Gesù da recitarsi il giorno della festa, al quale sono annesse indulgenze. Su esortazione dello stesso Pio XI si diffusero gli Atti di consacrazione al Cuore di Gesù della famiglia e delle nazioni.
Padre Giorgio Maria Farè
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