Edith Stein, filosofa, discepola e assistente personale di Husserl, donna autonoma, assetata di sapere, determinata, di grandi capacità intellettuali. Nasce da famiglia ebrea, praticante ed osservante, a Breslavia il 12 ottobre 1891. Ancora giovinetta rinuncia ad ogni pratica religiosa, ma ha una grande deferenza verso la religiosità di sua madre. Nel frattempo studia, si laurea, scrive libri, e pian piano matura in lei la ferma convinzione di diventare cattolica. La lettura della biografia di Santa Teresa d'Avila le dona la certezza della sua conversione, ed esclama: '...questa è la verità'. Il 1 gennaio del 1922 riceve il battesimo. La cosa più difficile è dirlo alla madre che resta sconvolta dalla decisione della figlia prediletta. Si abbracciano e piangono in silenzio avvolte dal mistero di un amore disinteressato, profondo ed autentico che provano l'una per l'altra. Edith resta in famiglia per sei mesi. Il dolore della madre è per Edith una dura prova, che cerca di alleggerire con la tenerezza e le attenzioni. Intanto cresce nel suo cuore il desiderio di entrare nel Carmelo di Colonia. Il momento più duro arriva quando Edith deve informare la madre della sua decisione. Emblematica è la frase della sorella Erna: 'Ciò che è terribile nella vita è che quello che rende felici gli uni rappresenta per gli altri la peggiore delle catastrofi'. Il 14 ottobre 1933 varca la soglia del Carmelo. Il 15 aprile 1934 riceve il sacro abito ed il nome Teresia benedicta a Cruce (Teresa benedetta dalla Croce). Nel frattempo lo spettro nazionalsocialista ha cominciato a stendere il suo velo di morte decretato da Hitler il 30 gennaio 1939. Suor Teresa si affida alla volontà del Signore. Parte della sua famiglia si salverà mentre altri moriranno nei campi di concentramento. Viene trasferita al Carmelo di Echt (Olanda) e la sorella Rosa convertitasi al Cattolicesimo entrerà nello stesso Monastero. Ormai insieme, le due sorelle passano molto tempo in preghiera. Il 2 agosto 1942 vengono prelevate dalla Gestapo e deportate ad Auschwitz, dove muoiono nella camera a gas il 9 agosto. Edith Stein viene canonizzata da Papa Giovanni Paolo II nel 1998. Il Papa l'ha proclamata per la sua saggezza ed i suoi scritti anche Dottore della Chiesa e Patrona d'Europa insieme a Santa Caterina da Siena e Santa Brigida di Svezia.
L'Opera di Edith Stein non è stata ancora intreramente pubblicata. Gli scritti più importanti sono stati raccolti in diciassette volumi. Il primo volume in basso è una sua biografia scritta da Joachim Bouflet edito da Paoline nel 1998.
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Questo è un pezzo tratto dal libro di V. Messori 'Pensare la storia'
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