Dice Gesù:" Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Per questo il Padre mi ama, perchè io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio". (cfr Gv cap.10)
Abito la Terra di Mezzo, in servizio permanente effettivo, tra un fonendo ed una tazza, di ricetta in ricetta
La mia Terra di Mezzo
Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....
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domenica 29 aprile 2012
Il buon Pastore
Gesù, mio Signore e Redentore, Tu sei l'unica difesa della mia vita, l'unico vero amore della mia anima. Tu mi conosci, sai quanto Ti amo, nonostante i miei limiti, i miei peccati, le mie defezioni. Donami la Tua umiltà, il Tuo Cuore; nascondimi nella piaga del Tuo Sacro Costato: che io possa bere una sola stilla del Tuo Preziosissimo Sangue per essere trasformata in Te, vivere in Te e solo per Te. Vieni in me, il Tuo Sangue scorra nelle mie vene, il Tuo amore riscaldi il mio cuore, vieni a vivere in me......... Mio Signore, che io sia questa piccola pecorella, desiderosa di essere da Te accarezzata, abbracciata e portata in salvo, lontana dai pericoli del mondo. A Te mi affido, a Te mi dono. Lo so che mi custodirai come la più preziosa delle Tue creature, bisognosa di redenzione ad ogni palpito del mio cuore, ad ogni mio respiro....
sabato 28 aprile 2012
Trattato della vera devozione a Maria
Tantissimi sono i libri che ho letto, alcuni li ho completamente dimenticati, di altri ricordo qualche passo, pochissimi sono quelli che mi porterei sulla luna in caso dovessero sfollare completamente la terra, uno in particolare ha 'segnato' positivamente la mia vita spirituale aprendomi nuovi orizzonti di fede e di devozione: il 'Trattato della vera devozione a Maria' di San Luigi Maria Grignion de Montfort, che la Chiesa ricorda oggi insieme a Gianna Beretta Molla e a San Pietro Chanel. Il trattato è un piccolo ma preziosissimo libretto con il quale "San Luigi Maria Grignion de Montfort proponeva ai cristiani la consacrazione a Cristo per le mani di Maria, come mezzo efficace per vivere fedelmente gli impegni battesimali" così ricordava Giovanni Paolo II nell'enciclica REDEMPTORIS MATER.
Egli stesso disse in un'intervista:
"La lettura di questo libro ha significato, nella mia vita, una svolta decisiva. Ho detto una svolta in quanto si riferisce ad un lungo cammino interiore che ha coinciso con la mia preparazione clandestina al sacerdozio. Fu allora che capitò tra le mie mani questo singolare trattato, uno di quei libri che non è sufficiente
« averlo letto ». Mi ricordo di averlo portato per molto tempo con me, anche nella fabbrica di soda, tanto che la sua bella copertina fu danneggiata dalla calce. Io ritornavo incessantemente e di volta in volta su certi passaggi. Mi sono accorto ben presto che, al di là della forma barocca del libro, si trattava di qualche cosa fondamentale.
Come conseguenza, la devozione della mia infanzia e anche della mia adolescenza nei riguardi della Madre di Cristo ha dato luogo ad un nuovo atteggiamento, una devozione proveniente dal più profondo della mia fede, come se provenisse dallo stesso cuore della realtà trinitaria e cristologica. Quando temevo che la mia devozione mariana potesse oscurare Cristo, tanto da cederle il passo, compresi, alla luce del trattato di Grignion de Monfort che realmente era tutt'altra cosa. La nostra relazione con la Madre di Dio deriva, organicamente, dal nostro legame con il mistero del Cristo. Non è quindi questione che l'uno ci impedisca di vedere l'altro. (...) Si può proprio dire che a colui che si sforza di conoscerla e amarla, lo stesso Cristo indica sua Madre come fece, sul Calvario, al suo discepolo Giovanni".
Come conseguenza, la devozione della mia infanzia e anche della mia adolescenza nei riguardi della Madre di Cristo ha dato luogo ad un nuovo atteggiamento, una devozione proveniente dal più profondo della mia fede, come se provenisse dallo stesso cuore della realtà trinitaria e cristologica. Quando temevo che la mia devozione mariana potesse oscurare Cristo, tanto da cederle il passo, compresi, alla luce del trattato di Grignion de Monfort che realmente era tutt'altra cosa. La nostra relazione con la Madre di Dio deriva, organicamente, dal nostro legame con il mistero del Cristo. Non è quindi questione che l'uno ci impedisca di vedere l'altro. (...) Si può proprio dire che a colui che si sforza di conoscerla e amarla, lo stesso Cristo indica sua Madre come fece, sul Calvario, al suo discepolo Giovanni".
(André Frossard, dialogo con Giovanni Paolo II)
Segnalo questo sito di DEVOZIONE MARIANA che presenta anche il trattato.
venerdì 27 aprile 2012
L'amicizia
Ha detto Cicerone: "Solem e mundo tòllere videntur, qui amicitiam e vita tollunt, qua nihil a dis immortalibus melius habemus, nihil iucundius".
"Sembra che tolgano il sole dal mondo, quelli che tolgono dalla vita l'amicizia, di cui dagli dei immortali non abbiamo ricevuto nulla di meglio, nulla di più piacevole".
giovedì 26 aprile 2012
Il pane e l' amore
"La luz que de tus pies sube a tu cabellera, la turgencia que envuelve tu forma delicada, no es de nácar marino, nunca de plata fría: eres de pan, de pan amado por el fuego. La harina levantó su granero contigo y creció incrementada por la edad venturosa, cuando los cereales duplicaron tu pecho mi amor era el carbón trabajando en la tierra. Oh, pan tu frente, pan tus piernas, pan tu boca, pan que devoro y nace con luz cada mañana, bieneamada, bandera de las panaderías, una lección de sangre te dio el fuego, de la harina aprendiste a ser sagrada, y del pan el idioma y el aroma". (Pablo Neruda - Cento sonetti d'amore)
"La luce che dai tuoi piedi sale alla tua capigliatura,
la turgidezza che avvolge la tua forma delicata,
non è di madreperla marina, mai d'argento freddo:
sei di pane, di pane amato dal fuoco.
La farina innalzò con te il suo granaio
e crebbe incrementata dall'età felice,
quando i cereali duplicarono il tuo petto
il mio amore era il carbone che lavorava nella terra.
Oh, pane la tua fronte, pane le tue gambe, pane la tua bocca,
pane che divoro e nasce con la luce ogni mattina,
beneamata, bandiera delle panetterie,
il fuoco ti diede una lezione di sangue,
dalla farina apprendesti a esser sacra,
e dal pane l'idioma e l'aroma".
lunedì 23 aprile 2012
Profumi d' infanzia: il pane
Ogni volta che faccio il pane in casa (non spesse volte purtroppo!) la mia mente ed il mio cuore si volgono lontano nel tempo e nei luoghi. Torno indietro, nel lontano 1965. Ho vissuto la mia vita, da tre mesi a nove anni, con i miei nonni materni, Teresa e Antonino, in un piccolo paese nell'entroterra messinese, a metà strada tra Messina e Palermo, che si chiama San Fratello. Nella casa vi era un forno a legna posto in una piccola soffitta. Mia nonna per impastare il pane si alzava prestissimo . D'inverno, ancora rintanata nel calduccio del mio lettino, provavo grande gioia e sicurezzza nel cuore, quando la sentivo fischiettare, mentre preparava il fuoco ed impastava. La mia cameretta era situata proprio vicino alla soffitta e potevo godere dei primi profumi del pane che si sprigionavano appena dentro il forno! Insieme al pane mia nonna impastava anche i miei biscotti preferiti. Appena sveglia trascorrevo il mio tempo accanto a lei nella stanzetta del forno. Mi pare ancora di vederla, bellissima, con un foulard per racchiudere i capelli, i suoi grandi occhi azzurri, le sue stupende guance rosse accese dal calore del fuoco e dall'amore dei suoi gesti di mamma e di nonna. Io le sedevo accanto, mi piaceva guardarla, godere della sua vicinanza. Ancora adesso mi pare di sentire tutto il calore ed il profumo della sua figura che si muove, come danzando, tra il fuoco. La vedo mentre mi sorride e mi dona un biscotto ancora fumante.......
Lo scoppiettio della legna, il profumo del pane e dei biscotti, sono sensazioni vivide, concrete che ancora adesso posso percepire insieme al ricordo meraviglioso che ho di mia nonna. Ella non c'è più ormai da tantissimi anni, ma sono sicura che in Cielo potrebbe impastare ancora pane e biscotti per tutti i santi e per Dio....
Vorrei somigliarle proprio mentre compio i suoi stessi gesti e mi piacerebbe avere una casa con un forno a legna!
La mia infanzia accanto ai miei nonni è stata davvero felice, anche se non mi sono state risparmiate sofferenze sin dalla tenera età. Ma i miei nonni mi hanno saputa crescere ed educare nell'amore, nel rispetto, nella dolcezza, nella tenerezza, nella fortezza......
Ero il loro gioiello da custodire! Mi sono sentita davvero preziosa ai loro occhi (anche mio nonno aveva dei meravigliosi occhi azzurri, insieme erano un pezzetto di Cielo in terra!)e quando una volta mia nonna mi disse che nella sua vita mi aveva amata come una figlia, come se mi avesse generata e partorita lei, io ho pianto di gioia e di commozione: mia nonna mi aveva aperto il suo grandissimo e generosissimo cuore, ed io mi potevo specchiare lì dentro!
A MIA NONNA TERESA HO DEDICATO UN ALTRO POST IL 13 FEBBRAIO 2012
E QUESTO AL PROFUMO DEL PANE
sabato 21 aprile 2012
Blandina, Billy the Kid ed il Far West
Rosa Maria Segale, nasce in Liguria il 23 maggio 1850. Ha solo quattro anni quando, con la famiglia, emigra negli Stati Uniti d'America. A diciotto anni diventa suora della carità a Cincinnati ed assume il nome di Blandina in onore della martire trucidata nel 177 d.C. sotto Marco Aurelio. Dopo un periodo di insegnamento in Ohio, viene inviata, all'età di 22 anni, come missionaria a Trinidad nel Colorado, presso un villaggio di minatori. Trinidad è un villaggio di confine, frequentato da fuorilegge e yankees, percorso da squadre di vigilantes e sempre sotto l'incubo di un attacco di indiani. Il viaggio dura due settimane, prima in treno poi in diligenza. Qui vi rimane un anno, dopodichè viene nuovamente spostata a Santa Fé in New Mexico. Qui fa costruire un orfanotrofio, un ospedale ed una scuola. Nel 1882 un nuovo trasferimento ad Albuquerque, dove fa costruire un convento per il suo Ordine. Nel 1889 viene rinviata a Trinidad ad insegnare, ma qui si scontra con l'establishment massonico e protestante che le vieta l'ingresso nelle scuole perchè religiosa cattolica. Suor Blandina intenta anche un'azione legale ma invano, così è costretta a ritornare ad Albuquerque. Gli ultimi anni della sua vita li trascorre a Cincinnati, occupandosi dell'assistenza agli emigrati italiani nel centro che aveva fondato personalmente per loro. La vita di suor Blandina nel Far West è stata davvero un'avventura straordinaria! Donna di estremo coraggio, di grandi capacità organizzative, fedele al carisma del fondatore del suo Ordine, san Vincenzo dè Paoli. Cura i malati di colera, dissuade tanti dal tentativo di suicidio, si oppone alle ingiustizie perpetrate ai danni dei nativi americani, accompagna i moribondi fino alla fine, combatte contro i predicatori protestanti per difendere la Santa Dottrina della Chiesa Cattolica, descrive la corruzione a tutti i livelli soprattutto nella politica, accoglie i malati terminali dei quali più nessuno vuole occuparsi, i pionieri che versano nella miseria spirituale e materiale malati di alcolismo, le ragazze malate di sifilide, gli Indiani, abbrutiti dal whisky, truffati da torme di profittatori e malati di delirium tremens. Ma il suo nome è particolarmente legato al bandito Billy the Kid, che ebbe modo di conoscere personalmente tanto da descriverlo nel suo diario così:'Aveva gli occhi azzurri acciaio, carnagione rosea e l'aria di un ragazzino'. La prima volta che lo incontrò fu quando egli minacciò vendetta dopo che un uomo della sua banda venne ucciso. Suor Blandina riuscì a convincerlo a non far del male a nessuno. Un'altra volta lo incontrò durante un assalto alla diligenza in cui ella viaggiava. Mentre tutti i passeggeri scendevano atterriti, suor Blandina lo rimprovera, e lui riconosciutala, si leva il cappello, fa un inchino e se ne va! Quando apprende della sua morte violenta per opera dello sceriffo Pat Garrett annota nel suo diario: 'Povero Billy the Kid, termina così la carriera di un giovane che cominciò a scendere la china all'età di dodici anni vendicando un insulto che era stato fatto a sua madre'. Suor Blandina che ha sfidato la durezza, i pericoli e i disagi del Far West, muore a Cincinnati il 23 febbraio 1941 dopo una vita spesa nell'amore e nel servizio al prossimo, per compiere quello che lei soleva chiamare 'il lavoro di Dio'.
Spero che suor Blandina, dal Cielo, possa intercedere per tutte le suore cattoliche americane che in questo periodo sono in lotta contro la Santa Sede, per affermare principi contrari agli insegnamenti di Gesù.
venerdì 20 aprile 2012
Resistite fortes in fide
Il 18 aprile la Congregazione per la Dottrina della Fede, su ordine e con l'approvazione di Sua Santità Benedetto XVI, ha reso pubblico un documento del Magistero: trattasi delle conclusioni di un lavoro iniziato nel 2008 sotto la guida del vescovo di Toledo, in Ohio (Stati Uniti) mons. Leonard Blair, il quale ha esaminato le assemblee annuali, le politiche e i documenti della Conferenza delle Superiore, la Leadership Conference of Women Religious (LCWR). Il documento mostra che la situazione delle suore americane è molto preoccupante, in quanto rileva uno stato di insubordinazione gravissimo di queste al Papa e al Magistero e un rifiuto della Dottrina della Chiesa, in tema di morale sessuale, famiglia, matrimonio, aborto, eutanasia, omosessualità, arrivando persino a negare verità di fede bimillenarie, quali la Trinità, la divinità di Cristo, il carattere ispirato della Sacra Scrittura. Nel corso dell'assemblea annuale delle superiore religiose statunitensi del 2007 una delle oratrici principali, la suora e teologa domenicana Laurie Brink, ha affermato che molte suore ormai hanno deciso di andare «al di là della Chiesa» e ora anche «al di là di Gesù», verso un orizzonte di vaga religiosità dove Gesù è un maestro fra tanti altri e «lo spirito del Sacro» vive in tutte le religioni, anzi «in tutta la creazione». Ormai, da molto tempo, le suore americane hanno dismesso l'abito religioso e sono pronte a portare avanti la loro personale battaglia contro il Papa e la Chiesa, che giudicano oscurantista e fuori moda, per promuovere le loro idee sessantottine, progressiste, radical-femministe e scandalose.
"Attraverso qualche fessura il fumo di Satana è entrato nella Chiesa".
(Sua Santità Papa Paolo VI - 29 giugno 1972 - Festa dei santi Pietro e Paolo, nell'omelia "Resistite fortes in fide" ).
giovedì 19 aprile 2012
Ad maiorem Dei gloriam
Il 19 aprile 2005 il cardinale J. Ratzinger veniva eletto Pontefice di Santa Romana Chiesa. Ricordo ancora quel giorno, era anche un giovedi. Mi trovavo in macchina e con la radio accesa aspettavo con trepidazione la notizia dell'elezione. Ancora avevo negli occhi le lacrime per la scomparsa dell'amato Giovanni Paolo II, ma nel cuore era vivo il desiderio di un altro padre per non sentirsi orfani.....
Annuntio vobis gaudium magnum;
habemus Papam:
habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Josephum
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Ratzinger
qui sibi nomen imposuit Benedictum XVI
Dominum Josephum
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Ratzinger
qui sibi nomen imposuit Benedictum XVI
Appena udito il nome(sono sempre stata un'ammiratrice del cardinale J.Ratzinger)ho cominciato ad urlare di gioia! Era proprio il Papa che ci serviva! Bendetto XVI è uomo di vasta cultura, saggio, dotto, di grandi capacità intellettuali, un fine teologo e soprattutto uomo di grande e retta fede. Le sue Encicliche sono di grandiosa levatura morale, intellettuale, filosofica e teologica. Da cardinale ha reso grande il pontificato di Giovanni Paolo II, essendo stato suo stretto collaboratore, e da Papa sta rendendo grande la Chiesa con la sua intelligenza, le capacità profetiche, la fede granitica e semplice. E' un Papa che va amato e ascoltato, come padre, come guida sicura e certa. Lunga vita!
'Cari fratelli e sorelle, dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore.
Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere.
Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi nel suo aiuto permanente, andiamo avanti. Il Signore ci aiuterà e Maria sua Santissima Madre starà dalla nostra parte. Grazie'.
Queste parole pronunciate subito dopo l'elezione denotano le qualità ed il pensiero di questo grande ed umile Pastore, Servus servorum Dei.
foto di OR Ed. Millennium
mercoledì 18 aprile 2012
L'amore viene da Dio
L'amore viene da Dio e a Lui ritorna attraverso le nostre poesie, le nostre lacrime, le nostre parole d'amore e di dolore, attraverso le persone a noi care.....
Hoy La Tierra Y Los Cielos Me Sonríen
hoy llega al fondo de mi alma el sol,
hoy la he visto..., la he visto y me ha mirado...
¡hoy creo en Dios!
Oggi la terra e i cieli mi sorridono
oggi nel profondo del mio cuore vi è il sole, oggi l'ho vista..., l'ho vista e mi ha guardato... oggi credo in Dio!
Gustavo Adolfo Bécquer
Nasce a Siviglia il 17 Febbraio 1836. La sua esistenza è funestata da continui lutti ed avversità. Figlio di un pittore sivigliano, rimane orfano a poco più di dieci anni e viene cresciuto dalla zia insieme al fratello Valeriano. Trasferitosi a Madrid nel 1854 lavora presso la redazione de “El contemporaneo” (1860-1864). L’opera a cui deve la propria popolarità è il volume Rimas (1860-61). Le sue poesie semplici nell’espressione, colpiscono per l’intimo dramma di amore e di dolore che ispirano. Muore a Madrid il 22 Dicembre 1870.
Cos'è la poesia?, dici, mentre inchiodi nella mia pupilla
la tua pupilla azzurra.
Cos'è la poesia? E tu me lo chiedi?
Poesia.....sei tu.
martedì 17 aprile 2012
L'eterna primavera di Susanna Campus
Susanna Campus è una donna alla quale 15 anni fa hanno diagnosticato una terribile malattia: la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Da allora la sua vita intraprendente, attiva, soddisfacente è cambiata radicalmente. Susanna si racconta in questo articolo apparso su TEMPI e che invito a leggere. Credo che non ci sia nulla da aggiungere per non sciupare il mistero di questa vita vissuta nel coraggio, nella gioia e nella gratitudine, seppur con moltissime difficoltà. Grazie Susanna! Il mistero che ti attraversa è più grande di te e di tutti noi. Possiamo solamente unirci a te e sostenerti con la preghiera e con l'affetto.
lunedì 16 aprile 2012
Buon compleanno, Santità!
domenica 15 aprile 2012
La Divina Misericordia
La festa di oggi è il grande dono di Giovanni Paolo II alla Chiesa di tutti i tempi. Gesù è apparso a Santa Faustina Kowalska la prima volta il 22 febbraio 1931 a Plock (Polonia) e le ordina di dipingere un'immagine secondo il modello che vede.
Nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma a due passi dalla Basilica di San Pietro, si venera questa bellissima immagine benedetta dal Papa Giovanni Paolo II, e che corrisponde a ciò che veramente santa Faustina ha visto nella sua visione. Santa Faustina ricevette da Dio numerosi favori spirituali e grandi esperienze mistiche che ebbe cura di trascrivere in un diario pubblicato col titolo ' La Misericordia Divina nella mia anima'.
Per saperne di più visitate QUESTO SITO
'A tutti vorrei dire: abbiate fiducia nel Signore! Siate apostoli della Divina Misericordia (...) Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre (Eb 13,8). Contemplandolo nel mistero della croce e della Risurrezione, ripetiamo insieme alla liturgia dell'odierna domenica: "Celebrate il Signore, perchè è buono!". Celebrate il Signore perchè è Misericordioso!
(Dall'omelia della Santa Messa celebrata dal Santo Padre Giovanni Paolo II il 23 aprile 1995, domenica della Divina Misericordia, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma, dove si promuove il culto della Divina Misericordia)
venerdì 13 aprile 2012
Gesù Risorto è con noi
E' sempre con noi. Nel nostro dolore, nella nostra gioia, nella nostra oscurità e nella nostra luce, nei bagliori della notte e nella luminosità delle nostre giornate. Nella serenità e nel tormento. Nelle lacrime e nei sorrisi. Gesù è con noi, è in noi, per sempre... perchè è Risorto....Alleluia....
domenica 8 aprile 2012
sabato 7 aprile 2012
venerdì 6 aprile 2012
giovedì 5 aprile 2012
martedì 3 aprile 2012
Maria, la Madre
Ella era di media statura e di straordinaria bellezza, le sue movenze erano quelle di una danzatrice al cospetto del sole. La sua verginità era così materna che tutti i figli del mondo avrebbero voluto confluire nelle sue braccia. Era aulente come una preghiera, provvida come una matrona, era silenzio, preghiera e voce. Ed era così casta e ombra, ed era così ombra e luce, che su di lei si alternavano tutti gli equinozi di primavera. Se alzava le mani le sue dita diventavano uccelli, se muoveva i suoi piedi pieni di grazia la terra diventava sorgiva. Se cantava, tutte le creature del mondo facevano silenzio per udire la sua voce. Ma sapeva essere anche solennemente muta. I suoi occhi nati per la carità, esenti da qualsiasi stanchezza, non si chiudevano mai, nè giorno nè notte, perchè non voleva perdere di vista il suo Dio. Eppure dormiva, tutta la vita, tutta la sua adolescenza fu un'attesa spasmodica prima che venisse ad abitarla il Figlio Unigenito.
E quand'ebbe generato il Figlio imparò gradatamente a morire, come il seme che si secca. E aspettava come tutte le madri di non piangere e di non sorridere più, sapendo che quel pianto e quel riso spettavano soltanto all'infanzia e alla giovinezza di Cristo.
TRATTO DA 'MISTICA D'AMORE' DI ALDA MERINI ed. FRASSINELLI
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Vergine Maria
lunedì 2 aprile 2012
Ora pro nobis
La sua biografia tratta dal sito della Santa Sede, da leggere QUI
domenica 1 aprile 2012
Preghiera di S. Alfonso M. de Liguori
Amabilissimo e amatissimo Cuore di Gesù, povero quel cuore che non ti ama!Oh, Dio, tu sei morto in croce, senza alcun conforto, e gli uomini ne vivono completamente dimentichi? O amore divino! O ingratitudine umana! Uomini, uomini, guardate l'innocente Agnello di Dio che agonizza sulla croce, che muore per voi, per espiare i vostri peccati presso la divina giustizia e attirarvi al suo amore. Guardate come invoca per voi perdono dall'eterno Padre. Guardatelo e amatelo. Gesù mio, come sono pochi quelli che ti amano! Povero me, anch'io per tanti anni sono stato lontano da te e ti ho offeso. Caro mio Redentore, non piango tanto per l'inferno meritato quanto per l'amore che ti ho negato. O dolori, ignominie, piaghe, morte, o amore del mio Gesù, stampatevi nel mio cuore e il vostro ricordo continuamente mi ferisca e m'infiammi d'amore. Ti amo, Gesù mio; ti amo, sommo bene; ti amo, amore mio, mio tutto. Non permettere che io ti lasci e mi perda. Fammi tutto tuo, per i meriti della tua morte. In questa io pongo grande fiducia. E molto confido anche nella tua intercessione, o Maria. Regina mia, fammi amare Gesù Cristo e fammi amare anche te, madre e speranza mia.
(Sant'Alfonso Maria dè Liguori - PRATICA DI AMAR GESU' CRISTO - Ed. Città Nuova pag 61-62)
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