La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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giovedì 20 settembre 2012

Idilio Dell' Era, 'pellegrino di bellezza'


NATO A CHIUSI L’11 NOVEMBRE 1904, MARTINO CECCUZZI FU COSTRETTO, ANCORA FANCIULLO, A TRASFERIRSI CON IL PADRE FERROVIERE A FIRENZE, POI IN MAREMMA NEI PRESSI DI MONTELISCALI. IN SEGUITO, SEGUENDO LA SUA VOCAZIONE PER IL SACERDOZIO, SI ISCRISSE PRIMA AL SEMINARIO DI GROSSETO , SUCCESSIVAMENTE, A QUELLO DI SIENA. QUI EBBE INIZIO IL SUO AMORE PER LA NOSTRA CITTÀ, IL CUI MISTICISMO GLI ISPIRÒ GIÀ ALLORA ALCUNE COMPOSIZIONI POETICHE. DOPO AVER PRESO I VOTI, FU PARROCO DI ALCUNE LOCALITÀ DELLA MAREMMA, COME RAVI, ISTIA DI OMBRONE E, DAL 1932 ALLA FINE DELLA GUERRA, CASAL DI PARI DOVE, ACCUSATO DI AIUTARE I PARTIGIANI, FU MESSO AL MURO DAI FASCISTI E SALVATO SOLO GRAZIE ALLA COLLETTA DEI SUOI PARROCCHIANI.SUA COMPAGNA COSTANTE, OLTRE ALLA FEDE, È STATA LA POESIA, NON SOLO NEL SENSO DELLE COMPOSIZIONI POETICHE, MA IN QUELLO MOLTO PIÙ AMPIO, DELLA CONTINUA RICERCA DEL BELLO E DELL’ASSOLUTO.


NEGLI ANNI 80’ HA INIZIO LA MALATTIA DI DON MARTINO CECCUZZI, MALATTIA CHE LO PORTO’ ALLA PERDITA DELLA MEMORIA E ALL’ ALLONTANAMENTO – PER NECESSITÀ DI CURE – DALLA SUA SIENA, NELLA QUALE, QUANDO GLI FU POSSIBILE, ANCHE PER BREVI PERIODI, TORNO’, OSPITE DEL PARROCO DI BRENNA (DON BARI), DOVE GLI AMICI E GLI EX ALLIEVI ANDARONO PIU’ VOLTE A TROVARLO, COME NON MOLTI ANNI PRIMA ERANO SOLITI FARE A TOIANO, NELLA “DOMUS BONITATIS”, LA CASINA CHE IDILIO AVEVA DEFINITO “PICCOLA COME UN GUSCIO DI NOCE” .
 
IL 18 GIUGNO 1988, IL GRANDE POETA E SCRITTORE SENESE DON MARTINO CECCUZZI, MEGLIO CONOSCIUTO CON LO PSEUDONIMO DI IDILIO DELL’ERA, MORIVA A MANZIANA, SUL LAGO DI BRACCIANO, PRESSO LA NIPOTE CHE DA ALCUNI ANNI LO AVEVA ACCOLTO IN CASA SUA. SECONDO LE SUE VOLONTÀ, È STATO SEPPELLITO NEL CIMITERO DELLA MISERICORDIA DI SIENA.
(Tratto da  www.idiliodellera.org).
 
Don Martino ci lascia un'eredità infinita: la Bellezza che attinge dal grande Cuore di Dio. Le sue opere sembrano aver attinto dalla multiforme sapienza di Dio, sembrano aver 'rubato' a Dio il segreto della sua Divinità.....  



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