NATO A CHIUSI L’11 NOVEMBRE 1904, MARTINO CECCUZZI FU COSTRETTO, ANCORA FANCIULLO, A
TRASFERIRSI CON IL PADRE FERROVIERE A FIRENZE, POI IN MAREMMA NEI PRESSI DI
MONTELISCALI. IN SEGUITO, SEGUENDO LA SUA VOCAZIONE PER IL SACERDOZIO, SI
ISCRISSE PRIMA AL SEMINARIO DI GROSSETO , SUCCESSIVAMENTE, A QUELLO DI SIENA.
QUI EBBE INIZIO IL SUO AMORE PER LA NOSTRA CITTÀ, IL CUI MISTICISMO GLI ISPIRÒ
GIÀ ALLORA ALCUNE COMPOSIZIONI POETICHE.
DOPO AVER PRESO I VOTI, FU PARROCO DI ALCUNE LOCALITÀ
DELLA MAREMMA, COME RAVI, ISTIA DI OMBRONE E, DAL 1932 ALLA FINE DELLA GUERRA,
CASAL DI PARI DOVE, ACCUSATO DI AIUTARE I PARTIGIANI, FU MESSO AL MURO DAI
FASCISTI E SALVATO SOLO GRAZIE ALLA COLLETTA DEI SUOI PARROCCHIANI.SUA COMPAGNA COSTANTE, OLTRE ALLA FEDE, È STATA LA
POESIA, NON SOLO NEL SENSO DELLE COMPOSIZIONI POETICHE, MA IN QUELLO MOLTO PIÙ
AMPIO, DELLA CONTINUA RICERCA DEL BELLO E DELL’ASSOLUTO.
NEGLI ANNI 80’ HA INIZIO LA MALATTIA DI DON MARTINO CECCUZZI,
MALATTIA CHE LO PORTO’ ALLA PERDITA DELLA MEMORIA E ALL’ ALLONTANAMENTO – PER
NECESSITÀ DI CURE – DALLA SUA SIENA, NELLA QUALE, QUANDO GLI FU POSSIBILE, ANCHE
PER BREVI PERIODI, TORNO’, OSPITE DEL PARROCO DI BRENNA (DON BARI), DOVE GLI
AMICI E GLI EX ALLIEVI ANDARONO PIU’ VOLTE A TROVARLO, COME NON MOLTI ANNI PRIMA
ERANO SOLITI FARE A TOIANO, NELLA “DOMUS BONITATIS”, LA CASINA CHE IDILIO AVEVA
DEFINITO “PICCOLA COME UN GUSCIO DI NOCE” .
IL 18 GIUGNO 1988, IL GRANDE POETA E
SCRITTORE SENESE DON MARTINO CECCUZZI, MEGLIO CONOSCIUTO CON LO PSEUDONIMO DI
IDILIO DELL’ERA, MORIVA A MANZIANA, SUL LAGO DI BRACCIANO, PRESSO LA NIPOTE CHE DA ALCUNI ANNI LO AVEVA ACCOLTO IN CASA SUA. SECONDO LE SUE VOLONTÀ, È STATO SEPPELLITO NEL CIMITERO DELLA MISERICORDIA DI SIENA.
(Tratto da www.idiliodellera.org).
Don Martino ci lascia un'eredità infinita: la Bellezza che attinge dal grande Cuore di Dio. Le sue opere sembrano aver attinto dalla multiforme sapienza di Dio, sembrano aver 'rubato' a Dio il segreto della sua Divinità.....
Fe, belleza y poesía. Una hermosa unión.
RispondiEliminaUn beso grande, Martina.
¡Muy, muy, muy hermosa!
RispondiEliminaUn beso grande