Siamo di nuovo in autunno che, giorno dopo giorno, con il suo carico di bei colori accesi, avanza per condurci, tra una foglia che cade e l'aria sempre meno riscaldata dal sole, nella stagione più fredda dell'anno. Per alcuni è un periodo di malinconia: osservare gli alberi che si spogliano, svegliarsi con la fioca luce dell'umido mattino e la grigia nebbiolina può dare un senso di tristezza, come se si percepisse l'ora della provvisorietà e della transitorietà.
L'autunno è il momento di mezzo, come la vita tra la nascita e la morte, contiene in sè il ricordo della verde giovinezza ed il germe dorato della vecchiaia. E' il tempo delle promesse vissute e mantenute. Ci insegna il ricordo del passato, il 'qui ed ora' del presente, l'attesa del futuro, il gusto dell'attesa. Ci esorta a maturare, a restare desti, a pazientare e custodire, a lasciare il superfluo che appesantisce i sentimenti, ad accettare i cambiamenti, ad andare incontro agli eventi con coraggio e speranza, ad essere saggi, profondi, positivi, generosi, grati, previdenti.
E' il periodo dell'anno che ci offre gli ultimi frutti della terra, prima che questa si assopisca sotto il grande e freddo manto bianco dell'inverno. E' una stagione generosa che pensa al futuro: le olive e l'uva trasformate in olio e vino ci faranno compagnia tutto l'anno.
E' una stagione che ha impresso in sè il colore del sole e ce lo dona nei cachi, nelle arance, nei mandarini, nelle zucche. E' una stagione che ha un guscio pungente o coriaceo, come l'aria del mattino ed un cuore dolce e sostanzioso, proprio come le castagne ed i melograni, pronti da raccogliere in questo periodo.
Me encanta el otoño. Creo que es una estación nostálgica pero con una gran belleza en su paisaje. Muy hermoso su colorido.
RispondiEliminaY tan ricas las castañas!!!!...
Un beso grande, querida Martina.
A mi tambien me gusta el otoño. Es una temporada muy bonita casi de hada. Un gran abrazo
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