Sono molto dispiaciuta per quello che sta succedendo in 'casa cattolica' a Verona da svariati mesi ai danni del Prof. Giovanni Zenone, insegnante di religione, direttore e co-fondatore della casa editrice cattolica Fede&Cultura (QUI) e del blog culturale LA VOCE DI DON CAMILLO (QUI), nonchè autore di diversi libri. Non conosco personalmente il professore ma mi sembra che la sua situazione mi tocchi da vicino per tantissime ragioni. Una per tutte: avendo avuto modo di frequentare, seppur in modo molto marginale, il suo 'ambiente editoriale' in modo particolare qualche autore, sono diventata un'assidua lettrice dei libri stampati da Fede&Cultura (ho sempre ammirato il Prof. ed i suoi collaboratori per il coraggio dimostrato nel dare vita ad una casa editrice cattolica in tempi di crisi economica, sociale, morale e religiosa). Premetto che Giovanni Zenone è sposo e papà di sei figli, cattolico come si dovrebbe essere, innamorato di Gesù, della Chiesa e fedele al suo Magistero, assiduo nella preghiera e nei sacramenti e insegnante cattolico di prim'ordine che fa un’opera apologetica di portata
nazionale. Ebbene, il vescovo di Verona lo ha rimosso dall'incarico di insegnante di religione per presunte carenze pedagogiche e didattiche, nonostante abbia ricevuto i premi “Attilio
Mordini” dall’Associazione Europea Scuola e
Professionalità docente e “Giuseppe
Sciacca” dal Vaticano nella persona del Cardinale
Castrillon Hoyos con la seguente motivazione: “Docente di straordinaria perizia
e qualità pedagogiche, ha dato impulso alla diffusione di una sana cultura
teologica e storica, scevra da compromessi ideologici e unicamente orientata a
superiori finalità spirituali nel rispetto della verità oggettiva, secondo il perenne
insegnamento del Magistero della
Chiesa”, nonostante l’apprezzamento e la benedizione di Papa Benedetto XVI che
conserva nel suo studio privato più d’un libro pubblicato dalla casa editrice
che Zenone dirige e nonostante il desiderio di tre dei suoi allievi di entrare in Seminario. Finora egli ha accettato in silenzio e con dolore la decisione del vescovo (ha presentato ricorso ma è stato respinto), in un'intervista ha detto:
“Mi hanno sottratto, con una motivazione paradossale, una parte essenziale della
mia vita, quella legata alla formazione umana e spirituale dei
giovani”. Ora “Non mi resta – sostiene ancora Zenone – che procedere con un ricorso canonico alla
Santa Sede e uno civile per contrastare e respingere quella che appare come una
gravissima ingiustizia". Spero che questa storia, che appare come una storia di persecuzione,
incomprensibile e deleteria per l’immagine e l’identità di una Diocesi e dell'intera comunità cattolica possa risolversi nel migliore dei modi e cioè con il reintegro del Prof. all'insegnamento della religione cattolica nel suo Liceo.
Carissima, ho letto del Prof. Zenone, è assurdo. E' persecuzione molto grave, tanto di più provenendo dall'interno dell'Ordine cattolico che dovrebbe proteggere e non distruggere. Il Signore e lo Spirito santo sono con il giusto.
RispondiEliminaPreghiamo per lui.
ADRIANA, preghiamo. Non resta altro da fare. Satana è all'opera.....
RispondiEliminaPor lo que dices, creo que se trata de una gran injusticia y me agradaría que se solucionase el problema de una manera feliz.
RispondiEliminaUn beso grande.
Preghiamo soprattutto per l'anima di quel povero vescovo la cui preparazione generale e teologica, e specialmente la combattitività in difesa dell'autentica dottrina cattolica, non sono probabilmente neppure un decimo di quelle di Zenone, ma che gerarchie composte per la maggior parte da suoi pari, conseguenze e cause allo stesso tempo della decadenza della Chiesa moderna, hanno fatto sì che arrivasse ad occupare una posizione di così alto livello da poter creare guai tanto macroscopici!!
RispondiEliminaTommaso Pellegrino-Torino
"La musica può donare delle ali ai vostri pensieri e illuminare la vostra anima di una luce eterna" Platone
RispondiEliminaBuona domenica!!
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AMALIA, il professore sta subendo davvero una grandissima ingiustizia. Spero che tutto si possa risolvere per il meglio. Non ci resta che pregare. Un abbraccio
RispondiEliminaTOMMASO, sono d'accordo con te. Preghiamo per la conversione di tutti coloro che in questa vicenda stanno servendo l'ingiustizia e causando tanto dolore, vescovo in primis. Che il Signore ci ascolti!
MIRTA, un abbraccio.
gentile Martina,
RispondiEliminami permetta d'esprimere un paio di perplessità:
- nella sua premessa Lei scrive: "Non conosco personalmente il professore" eppure, poco dopo, scrive: "insegnante cattolico di prim'ordine".
domanda: come fa a saperlo senza conoscerlo?
- Il vescovo (di Verona) lo licenzia per carenze "varie" ; in Vaticano un Cardinale lo premia per "straordinaria" perizia.
domanda: chi dei 2 alti prelati ha preso (o ricevuto) informazioni di maggior veridicità ?
- altre sue parole: "Finora egli ha accettato in silenzio e con dolore la decisione del vescovo".
Perplessità: con dolore forse si, ma in silenzio direi proprio di no! Oltre ad un primo ricorso (respinto) ne preannuncia altri 2 . . . . . di tutto si può dire, ma in silenzio direi proprio di no.
cordiali saluti.
alex
ALEX, credo che alle sue domande risponda già il mio testo. Lei non apprezza nessuno se non conosce di persona? Io conosco il Professore anche se non di persona e lo apprezzo per le ragioni che ho scritto nel testo. In quanto al silenzio, un ricorso, legittimo,secondo lei non andrebbe fatto quando si è convinti di aver subito un'ingiustizia, per cercare di capire le ragioni e per reclamare il bene che è stato sottratto? Questo col silenzio non ha nulla a che vedere!
RispondiEliminagentile Martina
RispondiEliminaapprezzo un cantante, un attore, un professionista, ma dopo averlo visto all'opera. Ma qui è tutt'altra cosa . . . . . io non conosco il Dott. Zenone, pertanto mi astengo dal criticare il suo operato così come non ne decanto le doti senza averlo mai visto all'opera. Mi chiedo come possa farlo Lei.
In quanto al ricorso, non nego a nessuno tale diritto; ma non mi può raccontare che è fatto in silenzio, quando in realtà è fatto cercondo la più ampia risonanza possibile.
cordiali saluti
alex
ALEX, è proprio qui il punto lei non lo conosce, io sì!
RispondiEliminano, io non lo conosco.
RispondiEliminaEppure mi pareva che lo avesse scritto anche Lei(di non conoscerlo), ora scrive il contrario.
Ho letto qualche scritto di Zenone, e una cosa mi è subito saltata all'occhio. C'è zelo senza dubbio, decisione anche, capacità di sintesi. Manca però una cosa fondamentale: la carità.
RispondiEliminaIo sono un cattolico che è stato cercato, amato, perdonato dal Signore, e quando mi viene chiesto di riportare la mia testimonianza dico proprio questo.
Leggendo gli articoli di Zenone traspare un Signore incazzato con tutti e tutto, tanto che mi riesce difficile riconoscere il Gesù che accoglieva la Maddalena tra i suoi discepoli, e che lasciava a Pietro le chiavi della sua Chiesa nonostante il suo triplice tradimento.
Con tutta la comprensione e il rammarico per la sua vicenda personale, non mi meraviglia che sia stato allontanato dall'insegnamento.
Pregherò per lui e per la sua famiglia. Non per la sua riammissione.
Stefano
STEFANO, bene pregare per il professore, il Signore saprà cosa fare e non dimentichi neanche lei la carità......
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