“Non ricordo di aver firmato un consenso per la donazione di organi”
Una barbarie senza senso né ragione! Il traffico di organi di bambini vittime dell'aborto è una tristissima realtà.
La Planned Parenthood, una potentissima e ricchissima organizzazione, che gestisce la maggior parte delle cliniche abortiste degli USA e che agisce anche in Europa ed in tutto il mondo con la International Planned Parenthood Federation promuovendo aborto, contraccezione ed educazione all’iper-sessualità nelle scuole, si trova oggi al centro di uno scandalo per via del commercio di organi di bambini abortiti, nelle sue cliniche americane.
La pratica obbrobriosa è stata dimostrata dal giornalismo investigativo dei prolife americani ( che hanno girato i video qui , con telecamere nascoste).
L'aborto è un vero e proprio commercio, intorno a questo crimine girano milioni e milioni di dollari. In merito a questo è illuminante l'intervista a Carol Everett (guarda su Youtube), ex direttrice di cliniche abortiste.
In un passaggio dice che si tratta di vero e proprio commercio, «business».
Continua: ' La futura cliente delle cliniche dell’aborto è la ragazzina oggi di 13 anni che ricorrerà all’aborto come metodo di controllo delle gravidanze… dunque vanno per le scuole con l’obbiettivo di far fare loro, fra i 13 ed i 18 anni, dai 3 ai 5 aborti … dunque devi fare in modo che a 12 anni restino incinta, questo per creare il mercato… per farlo si separano i figli dai genitori e dai loro valori… li si iper-sessualizza dando loro tutte le informazioni sul sesso in modo sbagliato … e questo fin dall’asilo… [...]
Continua dicendo che la sua provvigione era di 25 dollari ad aborto e l’obbiettivo era di 40.000 aborti l’anno (si è fermata a 35.000, dopodiché ha avuto un rimorso di coscienza, ha smesso e si è pure convertita!).
Puntualizza: 'Dunque, potevo diventare milionaria… nel primo trimestre si sono fatti dai 10 ai 12 aborti all’ora… quello più economico costava 300 dollari, il medio 500… sono cifre a 3 zeri ogni ora, con un flusso continuo di ragazze che passano da una stanza all’altra … non ci sono protocolli… cartelle cliniche… se ne segni 10 e ne fai 12 saltano fuori 1.200 dollari l’ora che io e te possiamo far sparire … chi ci lavora non è un dipendente … ha un contratto di collaborazione esterna liquidato in contanti su base giornaliera… l’Agenzia delle Entrate non ne saprà mai nulla… questo è ancora l’affare, privo di regolamentazioni, più grosso che ci sia nel nostro Paese… più delle droghe illegali… nel 1988 risulta che fosse noto solo il 50% degli aborti… puoi farti un’idea di quanti bambini siano uccisi ogni giorno…'
Notizie tratte da http://www.notizieprovita.it/
La Planned Parenthood, una potentissima e ricchissima organizzazione, che gestisce la maggior parte delle cliniche abortiste degli USA e che agisce anche in Europa ed in tutto il mondo con la International Planned Parenthood Federation promuovendo aborto, contraccezione ed educazione all’iper-sessualità nelle scuole, si trova oggi al centro di uno scandalo per via del commercio di organi di bambini abortiti, nelle sue cliniche americane.
La pratica obbrobriosa è stata dimostrata dal giornalismo investigativo dei prolife americani ( che hanno girato i video qui , con telecamere nascoste).
L'aborto è un vero e proprio commercio, intorno a questo crimine girano milioni e milioni di dollari. In merito a questo è illuminante l'intervista a Carol Everett (guarda su Youtube), ex direttrice di cliniche abortiste.
In un passaggio dice che si tratta di vero e proprio commercio, «business».
Continua: ' La futura cliente delle cliniche dell’aborto è la ragazzina oggi di 13 anni che ricorrerà all’aborto come metodo di controllo delle gravidanze… dunque vanno per le scuole con l’obbiettivo di far fare loro, fra i 13 ed i 18 anni, dai 3 ai 5 aborti … dunque devi fare in modo che a 12 anni restino incinta, questo per creare il mercato… per farlo si separano i figli dai genitori e dai loro valori… li si iper-sessualizza dando loro tutte le informazioni sul sesso in modo sbagliato … e questo fin dall’asilo… [...]
Continua dicendo che la sua provvigione era di 25 dollari ad aborto e l’obbiettivo era di 40.000 aborti l’anno (si è fermata a 35.000, dopodiché ha avuto un rimorso di coscienza, ha smesso e si è pure convertita!).
Puntualizza: 'Dunque, potevo diventare milionaria… nel primo trimestre si sono fatti dai 10 ai 12 aborti all’ora… quello più economico costava 300 dollari, il medio 500… sono cifre a 3 zeri ogni ora, con un flusso continuo di ragazze che passano da una stanza all’altra … non ci sono protocolli… cartelle cliniche… se ne segni 10 e ne fai 12 saltano fuori 1.200 dollari l’ora che io e te possiamo far sparire … chi ci lavora non è un dipendente … ha un contratto di collaborazione esterna liquidato in contanti su base giornaliera… l’Agenzia delle Entrate non ne saprà mai nulla… questo è ancora l’affare, privo di regolamentazioni, più grosso che ci sia nel nostro Paese… più delle droghe illegali… nel 1988 risulta che fosse noto solo il 50% degli aborti… puoi farti un’idea di quanti bambini siano uccisi ogni giorno…'
Notizie tratte da http://www.notizieprovita.it/