Nel post di ieri (clicca qui) riportavo un brano di un articolo di Padre Giovanni Cavalcoli (http://isoladipatmos.com) in cui si parlava della necessità, di questi tempi, di avere buoni teologi capaci di trasmettere la conoscenza della fede cattolica in sintonia con la Dottrina ed il Magistero della Chiesa. In questo estratto, sempre dello stesso articolo, Padre Giovanni spiega come un buon cristiano dovrebbe riconoscere i buoni teologi dai cattivi e quali siano i criteri per poterlo fare:
'Eppure, conoscere questi criteri non dovrebbe essere troppo difficile. Siccome tutti dobbiamo e possiamo salvarci, Dio, nei modi più diversi, non nega a nessun uomo di buona volontà la conoscenza della verità salvifica. Benedetto XVI ebbe a dire che, per distinguere i buoni dai cattivi teologi bisogna metterli a confronto col Catechismo, dove troviamo le verità fondamentali della fede.
Infatti oggi gli errori di certi teologi sono talmente grossolani e madornali, che non si limitano come un tempo a sottili sofismi nati da disquisizioni di scuola, dove poi, tutto sommato, erano cose che capivano solo gli addetti al mestiere ed erano semplici opinioni di scuola, che non mettevano in discussione il dogma da tutti tranquillamente accettato, ma oggi gli errori intaccano tutte le verità fondamentali della fede, dagli attributi divini alla Santissima Trinità, ai dogmi della creazione, dell’esistenza degli angeli, della costituzione dell’uomo, del paradiso terrestre e del peccato originale, della grazia, della verginità di Maria, dell’Incarnazione, della Redenzione, della Resurrezione di Cristo, fino alla liturgia, alla morale naturale e soprannaturale, alla natura, origine e fini della Chiesa, all’escatologia, al valore dei miracoli e delle profezie, della stessa fede, della Tradizione, della Scrittura e del Magistero della Chiesa. Niente è risparmiato e tutto è messo in discussione, messo in dubbio o negato o falsificato'.
(Padre Giovanni Cavalcoli)
http://isoladipatmos.
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