E' morto Giacinto Pannella, detto Marco, il leader del Partito Radicale Italiano. Il nome Giacinto lo ereditò da un suo zio che era sacerdote; Pannella scriverà di avere sempre combattuto la Chiesa senza odiarla proprio per rispetto a questo zio prete, che considerava la persona migliore della sua famiglia.
Scrive Massimo Introvigne (qui l'intero articolo su Marco Pannella):
"E tuttavia ci sono pochi dubbi sul fatto che Pannella abbia dedicato la vita a combattere la Chiesa.
La sua bussola rimane sempre quella originaria, azionista e anticlericale: «svaticanizzare» l'Italia. E Pannella, che non è mai stato comunista, ha però letto Gramsci, da cui ha appreso che in Italia l'attacco frontale alla Chiesa Cattolica è impossibile.
Si tratta invece di estirpare le radici sociali della religione, «modernizzando» la società secondo i modelli dell'Europa del Nord e della Francia, con un'agenda che prevede, uno dopo l'altro in una sequenza graduale ma implacabile, divorzio, aborto, liberalizzazione della droga, fecondazione artificiale, «matrimonio» omosessuale ed eutanasia. Per questa agenda, spiegherà Pannella, non sono importanti le alleanze e alla fine neppure le ideologie. Le une e le altre sono solo «taxi», su cui si sale e da cui si scende. L'importante è il programma, perseguito con un fervore che non è esagerato definire religioso.
Non tutte le sue battaglie per i «diritti» sono disprezzabili. In particolare, su tre questioni Pannella ha incontrato il mondo cattolico: i cristiani perseguitati e uccisi in diverse parti del mondo - di alcune persecuzioni dimenticate è stato fra i primi a parlare in Italia -, la fame nel mondo, e le condizioni disumane di molte carceri, in Italia e all'estero. Temi che Pannella ha discusso anche con Papa Francesco.
Muovendosi in modo spregiudicato, senza mai conseguire grandi successi elettorali, Pannella ha effettivamente contribuito in modo unico alla scristianizzazione dell'Italia."(Massimo Introvigne)
In occasione del suo ultimo compleanno, lo scorso 2 maggio, Papa Francesco gli aveva inviato una copia del libro-intervista con Andrea Tornielli "Il nome di Dio è misericordia" e una medaglia con la Madonna e il Bambino Gesù.
Sulla figura di Marco Pannella padre Federico Lombardi, il portavoce del Papa, ha detto:
"Marco Pannella è una persona con cui ci siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui non si poteva non apprezzare l’impegno totale e disinteressato per nobili cause, ad esempio quella a cui si è molto dedicato negli anni recenti, in favore dei carcerati. A questo proposito l’on. Pannella diverse volte ha voluto incontrarmi proprio per testimoniare personalmente con molto entusiasmo la sua grandissima ammirazione per il Papa Francesco, per la sua attenzione ai carcerati e l’impegno per il rispetto della loro dignità, come pure più generalmente per tutte le persone i cui diritti sono violati o conculcati. Lo ricordo quindi con stima e simpatia, pensando che ci lascia un'eredità umana e spirituale importante, di rapporti franchi, di espressione libera e di impegno civile e politico generoso, per gli altri e in particolare per i deboli e i bisognosi di solidarietà."
Sono letteralmente sconcertata dalle parole di Padre F. Lombardi ma non sorpresa, mi aspettavo un simile elogio funebre, vista l'aria che tira in Vaticano.
Un momento storico dove si prediligono le 'periferie' appestate dai miasmi dei nemici di Gesù Cristo, nuovi santi della nuova religione dell'apertura, del dialogo e dell'integrazione; dove i 'periferici operatori d'iniquità' sono elogiati per l'impegno civile e la generosità con cui conducono la battaglia contro Cristo e la sua Chiesa! Padre Lombardi, gradirei da 'periferica sconcertata' che mi chiarisse meglio il concetto di 'eredità umana e spirituale' che ci lascia questo campione della cultura della morte! Gradirei sapere perché non ha taciuto, sarebbe stato più prudente, perché ha speso parole di elogio per uno che non è stato affatto esemplare nella sua vita, che ha dato pubblico scandalo e che ha dedicato la vita a lottare contro la vita degli altri. Le sue parole sono di pubblico scandalo, come lo è stata la vita politica di Pannella. E' vero, Pannella ha condotto anche battaglie condivisibili (e spero queste-insieme alla sua sconfinata simpatia per Papa Francesco- lo abbiano reso gradito a Dio che è anche misericordioso oltre che giusto e veritiero!)ma ciò non lo rende degno di parole così benigne e positive, glissando sulle battaglie a favore della cultura della morte che Pannella, insieme alla Bonino, ha condotto da sempre.
E' semplicemente scandaloso e fuorviante!
A quando i funerali in Chiesa?
Hola, Martina. Conocí a Marco Pannella durante la visita que hice a Roma en Junio del año 1989, en un hotel de la Piazza Montecitorio, donde yo me hospeda. Los partidos políticos de ambos, el suyo y el mío (CDS) formaban parte del Grupo Liberal del Parlamento Europeo. Recuerdo que hablamos sobre los resultados de las elecciones, a dicho P.E., que en España se acababan de celebrar. Te aseguro que no le pregunté nada por una diputada nacional del Partido Radical, llamada Ilona Staller..., pero me quedé con las ganas ;)
RispondiEliminaD.E.P.
Un abbraccio.
Juan Ignacio, grazie per avermi raccontato la tua esperienza.
RispondiEliminaIlona Staller ormai è una rispettabile signora!
Un abbraccio