La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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mercoledì 13 giugno 2018

Alle radici della crisi della Chiesa


Reputo importante analizzare ed andare alla radice dei problemi di varia natura, ma soprattutto dottrinali e pastorali, che in questo momento, stanno attraversando la Chiesa Cattolica. Certamente non si può affermare che non ci siano dei problemi in seno ad essa e sarebbe sciocco ignorarli o addirittura negarli. Dopo il Concilio Vaticano II ha avuto modo di esprimersi al meglio, finalmente incontrastata, la 'Nouvelle théologie', che il Santo Padre Pio XII aveva invece più volte condannato negli anni precedenti, sino ad arrivare, nel 1950, a pubblicare un’enciclica specificamente contro di essa, la Humani Generis. Questa dannosa corrente teologica si innestò sul Modernismo, una corrente di pensiero altrettanto nefasto, condannato nel 1907 da Papa san Pio X che lo definì «la sintesi di tutte le eresie», a sua volta generato dal liberalismo cattolico. Nonostante le varie condanne, le fila dei modernisti si asserragliarono ancor più in una sorta di 'framassoneria cattolica', come la chiamò il poeta Antonio Fogazzaro e della quale ne faceva anche parte, continuando il lento ed inesorabile lavorio teologico, che intendeva imprimere un cambio di paradigma a tutta la Chiesa in termini di dogmatica e di pastorale per modernizzarla ed adattarla allo 'spirito dei tempi': «Non ci resta che aspettare il giorno in cui, grazie a un lavoro silenzioso e segreto, avremo guadagnato per la causa della libertà una porzione più ampia delle truppe della Chiesa», scriveva il sacerdote cattolico modernista George Tyrrell.
 
A tale scopo si iniziò a reinterpretare la Dottrina cattolica a partire dalla filosofia, secondo i canoni dell'Esistenzialismo, che vanta in Martin Heidegger il suo maggior esponente, con la conseguenza di mutare la storia della salvezza in una storia profana e che si rivela tra le pieghe, non tanto celate, della storia umana soprattutto attraverso le sue rivoluzioni, i suoi drammi, i suoi mutamenti. Un concetto esplicato molto bene dal padre domenicano Dominique Chenu: «Dio parla per eventi. L’economia della rivelazione non è una storia in cui avviene una rivelazione, ma una storia di per sé rivelatrice».
 
In questo modo si attua la sacralizzazione della storia -in quanto rivelatrice del progetto divino- e di ogni sua manifestazione e la desacralizzazione di ciò che è Divino, fino all'estrema conseguenza di attuare una nuova Ecclesiologia che renda la Chiesa democratica, ugualitaria e laica, appartenente al 'Popolo di Dio', dunque senza autorità, né dimensione gerarchica e clericale, aperta all'avvenire e al soffio dello Spirito, in perpetuo movimento e senza essere ancorata. Proprio come affermava il padre domenicano Yves Congar: «La mia visione della Chiesa mette in discussione il sistema piramidale, gerarchico e giuridico, la mia ecclesiologia è quella del “popolo di Dio”».
 
Oltre alla 'Humani Generis', documento magisteriale rivolto esplicitamente contro la 'Nouvelle Théologie', Papa Pio XII già nel 1943 aveva pubblicato l'enciclica 'Mystici Corporis Christi'  nella quale avvertiva contro gli errori della 'Nouvelle théologie' in campo ecclesiologico e nel 1947 la 'Mediator Dei' per condannare gli errori di questa teologia anche in campo liturgico.
 
Purtroppo, nonostante i continui avvertimenti e le plurime condanne, le menti della Nuova teologia ed i suoi sulfurei sofismi, approdarono tutti al Concilio Vaticano II.

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