Il 23 Agosto 1924 nasce Fortunata-Natuzza- Evolo, a Paravati in prov. di Catanzaro. A 20 anni sposa il compaesano Pasquale Nicolace. La giovane coppia va ad abitare in una povera
casetta, testimone silenziosa di visioni, colloqui, canti e messaggi
dell'aldilà. Nonostante i fenomeni, Natuzza diventa madre di
5 figli. La vita di Natuzza è semplice e umile, povera e nascosta, ma allo
stesso tempo straordinaria, per il nascere e crescere di alcuni fenomeni
di cui lei è ignara spettatrice e docile strumento. Natuzza non è mai andata a scuola, non sa leggere né scrivere. Fin da
bambina ha il dono della bilocazione e di parlare con l'angelo custode,
un bambino di otto-nove anni che la guida e la consiglia nel dare
risposte che solo una persona colta potrebbe dare.
Vede Gesù, la Madonna, San Francesco di Paola, Padre Pio e altri
santi. Vede i defunti e conversa con loro, ha sudorazioni ematiche più
evidenti durante la Quaresima con l'aggiunta delle stimmate che si
trasformano, a contatto con bende o fazzoletti, in emografie : testi di
preghiera in varie lingue, calici, ostie, Madonne, cuori, corone di
spine.
Fin da ragazza Natuzza capisce che la sua missione è di dare una parola
di conforto alla gente. Così la sua casa in tutti questi anni ha visto
migliaia di persone passare da lei affidandole sofferenze, angustie,
invocando conforto e luce. E lei, facendosi carico delle loro
sofferenze, da a tutti una parola di conforto, di speranza e di pace,
una risposta certa, il sorriso e la gioia.
Natuzza muore il 1 novembre 2009 www.fondazionenatuzza.it
Natuzza, quante cose ci ha insegnato: l'umiltà, la fede, la preghiera, l'incontro col Signore vissuto anche nella sofferenza. Avrei voluto conoscerla e abbracciarla come una mamma. Dal cielo possa intercedere per tutti noi.
RispondiEliminaPues, desde aquí, le mando un recuerdo cariñoso.
RispondiEliminaUna vida muy interesante. Gracias, Martina.
Un beso grande
ADRIANA, e pensare che io ho avuto la possibilità di conoscerla e non l'ho fatto! Me ne pento tantissimo.
RispondiEliminaAMALIA, la vita di Natuzza, nonostante la grandezza delle manifestazioni divine, è stata vissuta nella semplicità e nell'umiltà, a servizio della famiglia e di tutti coloro che andavano da lei per chiedere conforto. Un beso