La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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martedì 4 dicembre 2012

Natuzza Evolo, umile mistica del nostro tempo

 Il 23 Agosto 1924 nasce Fortunata-Natuzza- Evolo, a Paravati in prov. di Catanzaro. A 20 anni sposa il compaesano Pasquale Nicolace. La giovane coppia va ad abitare in una povera casetta, testimone silenziosa di visioni, colloqui, canti e messaggi dell'aldilà. Nonostante i fenomeni, Natuzza diventa madre di 5 figli. La vita di Natuzza è semplice e umile, povera e nascosta, ma allo stesso tempo straordinaria, per il nascere e crescere di alcuni fenomeni di cui lei è ignara spettatrice e docile strumento. Natuzza non è mai andata a scuola, non sa leggere né scrivere. Fin da bambina ha il dono della bilocazione e di parlare con l'angelo custode, un bambino di otto-nove anni che la guida e la consiglia nel dare risposte che solo una persona colta potrebbe dare.
Vede Gesù, la Madonna, San Francesco di Paola, Padre Pio e altri santi. Vede i defunti e conversa con loro, ha sudorazioni ematiche più evidenti durante la Quaresima con l'aggiunta delle stimmate che si trasformano, a contatto con bende o fazzoletti, in emografie : testi di preghiera in varie lingue, calici, ostie, Madonne, cuori, corone di spine.
Fin da ragazza Natuzza capisce che la sua missione è di dare una parola di conforto alla gente. Così la sua casa in tutti questi anni ha visto migliaia di persone passare da lei affidandole sofferenze, angustie, invocando conforto e luce. E lei, facendosi carico delle loro sofferenze, da a tutti una parola di conforto, di speranza e di pace, una risposta certa, il sorriso e la gioia.
Natuzza muore il 1 novembre 2009 www.fondazionenatuzza.it

3 commenti:

  1. Natuzza, quante cose ci ha insegnato: l'umiltà, la fede, la preghiera, l'incontro col Signore vissuto anche nella sofferenza. Avrei voluto conoscerla e abbracciarla come una mamma. Dal cielo possa intercedere per tutti noi.

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  2. Pues, desde aquí, le mando un recuerdo cariñoso.

    Una vida muy interesante. Gracias, Martina.

    Un beso grande

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  3. ADRIANA, e pensare che io ho avuto la possibilità di conoscerla e non l'ho fatto! Me ne pento tantissimo.

    AMALIA, la vita di Natuzza, nonostante la grandezza delle manifestazioni divine, è stata vissuta nella semplicità e nell'umiltà, a servizio della famiglia e di tutti coloro che andavano da lei per chiedere conforto. Un beso

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