Come può un'anima così imperfetta come la mia aspirare a possedere la pienezza dell'Amore?
O Gesù, mio primo, mio solo Amico, tu che io amo unicamente,
dimmi che mistero è questo?
Perché non riservi queste immense aspirazioni alle grandi anime, alle Aquile che si librano nelle altezze?
Io mi considero invece un debole uccellino coperto solo da una leggera lanugine.
Non sono un'aquila: dell'aquila ho semplicemente gli occhi e il cuore perché, nonostante la mia piccolezza estrema, oso fissare il Sole divino, il Sole dell'Amore, e il mio cuore sente dentro di sé tutte le aspirazioni dell'Aquila.
L'uccellino vorrebbe volare verso il Sole brillante che affascina i suoi occhi, vorrebbe imitare le Aquile sue sorelle che vede elevarsi fino al focolare divino della Trinità Santissima.
Ahimè, tutto ciò che riesce a fare è sollevare le sue piccole ali! Ma alzarsi in volo, questo non è nelle sue piccole possibilità!
Che ne sarà di lui? Morirà dal dispiacere nel vedersi così impotente?... Oh, no! L'uccellino non si affliggerà nemmeno.
Con abbandono audace, vuole restare a fissare il suo Sole divino.
Niente potrebbe spaventarlo: né il vento, né la pioggia.
E se nubi oscure vengono a nascondere l'Astro dell'Amore, l'uccellino non cambia posto, sa che al di là delle nubi il Sole brilla sempre, che il suo splendore non potrebbe eclissarsi neanche un momento.
('Storia di un'anima' di Santa Teresa di Gesù Bambino)
Qué precioso texto!!.
RispondiEliminaDulce y tierno.
Un beso grande.
Dolce e tenero come un uccellino.
EliminaUn abbraccio grande