Nel pomeriggio di sabato 28 gennaio si è tenuta a Norcia, intorno alle mura cittadine, la processione penitenziale presieduta dall’Arcivescovo Renato Boccardo con l’immagine miracolosa della Madonna Addolorata estratta dalle macerie dal terremoto.
È stato il secondo momento, dopo la giornata di digiuno di venerdì 27 gennaio, volute da mons. Boccardo per chiedere a Dio, creatore dell’universo, di porre fine alle forze della natura, in particolare al sisma che ha sconvolto l’Italia centrale, tra cui la Valnerina patria di S. Benedetto e di Santa Rita.
A Norcia la devozione all’Addolorata è molto sentita: nella prima metà del 1700 don Mattia Amadio, parroco di Mucciafora, predicava nei vari centri della Valnerina e portava con sé questa immagine.
Nel 1735 avvenne un fatto prodigioso: il parroco si trovava a Norcia per una missione e dal volto della Madonna uscirono lacrime color argento, come attestano i registri d’archivio. Purtroppo il santuario che fin d'ora ha custodito la bella immagine è crollato in seguito alle scosse del terremoto del 30 ottobre, mentre il quadro della Madonna è stato preservato in quanto la sera prima il parroco don Marco Rufini, sentito l’Arcivescovo, autorizzava i Vigili del Fuoco a prelevarlo in considerazione delle precarie condizioni della chiesa dopo le scosse del 26 ottobre.
Alla fine della processione il vescovo ha recitato questa preghiera:
PREGHIERA ALLA VERGINE ADDOLORATA
Vergine Santissima, Madre di misericordia, a te si leva il nostro sguardo.
Davanti a questa tua dolce immagine hanno pregato le generazioni dei padri. Oggi, grati per la fede che ci fu trasmessa e donata, anche noi sostiamo in preghiera davanti a te. A te, Addolorata presso la croce di Gesù,ancora una volta affidiamo il nostro popolo: consola la sua tristezza, conforta la sua sofferenza, sostieni la sua speranza, nulla e nessuno sfugga al tuo amore.
Nel tuo cuore materno deponiamo le tristezze e le angosce, le gioie e le speranze della gente della Valnerina provata dal terremoto: ottieni per tutti giorni di sicurezza e di pace, guarisci le ferite del corpo e dell’anima, dona unità e concordia alle famiglie e ai paesi, rendi solleciti e determinati quanti sono responsabili della ricostruzione, aiutaci ad impegnare le mani e il cuore per far rifiorire la nostra terra.
Tu, vanto del popolo nostro, cammina con noi e non ti stancare di rivolgere a noi i tuoi occhi misericordiosi; la tua intercessione ci renda degni di contemplare un giorno il tuo Figlio Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
Tratto da QUI
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