La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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martedì 3 febbraio 2015

Il pianto dei bimbi abortiti

 

Negli Stati Uniti d'America il limite ultimo per il quale una donna incinta può effettuare un aborto è fissato alla ventesima settimana, centoquarantesimo giorno di gestazione, all'incirca cinque mesi, cioè quando il bambino nel grembo della madre è davvero tutto formato. Purtroppo gli aborti alla ventesima settimana sono moltissimi: diciottomila all’anno. Il deputato americano Trent Franks, intervistato da LifeNews.com, ha raccontato che quei bambini durante l'aborto sentono dolore, urlano e piangono disperati e se tutto questo non si sente è solo perché il liquido amniotico attutisce i suoni, mentre tutto ciò lo si può udire e vedere, nei cosiddetti aborti a 'nascita parziale' (dove i bambini vengono fatti nascere ed uccisi immediatamente dopo), lo hanno raccontato alcune infermiere le quali sono rimaste molto colpite ed impressionate.
Il bambino, in questo periodo,  inizia a scalciare e a farsi sentire in modo regolare. Dovrebbe essere infatti oramai semplice capire per la mamma in attesa, quando dorme o quando è sveglio, o quando ha il singhiozzo.
Il bambino inizia a muovere il diaframma e a respirare, anche se nei polmoni non entrerà aria ma liquido amniotico.
Il bambino può ascoltare. Le sue orecchie e l’apparato uditivo sono completi e funzionanti. Potrà iniziare a riconoscere da questa settimana di gravidanza in poi le voci di mamma, papà e delle persone che vivono in casa e, se fino a poco tempo prima, poteva sembrava un piccolo alieno, ora invece ha l'aspetto di un bambino vero e proprio.  

 


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