Scrive Antonio Socci:
"Oggi si comincia a capire che quella jihadista è un'ideologia. Essa - ha scritto Le Monde - "chiama alla lotta contro gli infedeli, gli ebrei e i crociati, gli Occidentali: un discorso totalitario che predica la guerra con tutti i mezzi contro i miscredenti e altri non credenti".
Ma è un'ideologia molto antica. Erroneamente si crede che nasca in odio al moderno Occidente. In realtà è stata da sempre (ed è) in guerra con tutte le culture, tutte le civiltà e le religioni diverse da sé. Ed è in guerra perfino nel suo stesso seno (per esempio fra sciiti e sunniti).
E' un'ideologia del dominio. E i suoi devastanti effetti non sono stati inferiori a quelli dei totalitarismi del Novecento.
Ma è un'ideologia molto antica. Erroneamente si crede che nasca in odio al moderno Occidente. In realtà è stata da sempre (ed è) in guerra con tutte le culture, tutte le civiltà e le religioni diverse da sé. Ed è in guerra perfino nel suo stesso seno (per esempio fra sciiti e sunniti).
E' un'ideologia del dominio. E i suoi devastanti effetti non sono stati inferiori a quelli dei totalitarismi del Novecento.
Secondo i calcoli di Bill Warner - direttore del "Center for the Study of Political Islam" - la conquista musulmana del Medio Oriente, dell'Anatolia e del Nordafrica - che rappresentavano metà della cristianità antica - ha fatto almeno 50 milioni di vittime.
La conquista islamica dell'Oriente - dove ha spazzato via l'antichissima civiltà persiana e zoroastriana - ha poi prodotto la morte di 10 milioni di buddisti la cui religione è stata estirpata dalla "via della seta" e dall'Afghanistan.
L'attacco all'India ha distrutto metà di quella civiltà facendo circa 80 milioni di vittime.
Mentre nell'Africa subsahariana le vittime cristiane e animiste del Jihad sarebbero circa 120 milioni.
Guglielmo Piombini -al cui saggio pubblicato su "Il grande tradimento" devo la conoscenza di Warner- calcola:
"Sommando tutte queste cifre si giunge alla conclusione che dal settimo secolo a oggi approssimativamente 270 milioni di 'infedeli' sono morti per la gloria politica dell'Islam, un numero di vittime che probabilmente supera quelle del comunismo".
Piombini conclude: "La Jihad rappresenta quindi, per durata e per conseguenze, una delle istituzioni più rilevanti della storia umana, che ha sconvolto la vita di centinaia di milioni di persone per quasi 1400 anni. Eppure, a livello storico, è quasi completamente ignorata".
In effetti sono rari coloro che hanno alzato i veli sulla storia vera e non hanno avuto vita facile nei salotti dell'intellighentsia occidentale. Per esempio Oriana Fallaci e Bat Ye'or".
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