Il terremoto del 24 agosto scorso che ha colpito il centro Italia ha causato gravi danni strutturali anche al monastero dei Monaci Benedettini di Norcia. Il terremoto ha colpito tutti gli edifici; sono stati danneggiati gli altari laterali, la cupola, le celle dei monaci, la biblioteca, gli intonaci, la birra di produzione monastica.
La Basilica, che al momento è inagibile ha subito gravissimi danni, in particolare la facciata si è separata dal resto della Chiesa e l'altare di san Benedetto è quasi completamente crollato, tanto che se ci fosse stato un monaco a celebrare la Santa Messa quella mattina, sarebbe sicuramente morto travolto dalle macerie. Il Priore padre Cassian, contattato subito dopo il sisma, ha scritto una lettera per informare tutti coloro che si erano preoccupati delle loro condizioni e, tra le altre cose, scrive che loro sono tutti salvi grazie al fatto che, essendo la festa liturgica di san Bartolomeo apostolo, all'ora delle scosse erano già tutti in piedi, per aver anticipato la sveglia di mezz'ora.
La Basilica, che al momento è inagibile ha subito gravissimi danni, in particolare la facciata si è separata dal resto della Chiesa e l'altare di san Benedetto è quasi completamente crollato, tanto che se ci fosse stato un monaco a celebrare la Santa Messa quella mattina, sarebbe sicuramente morto travolto dalle macerie. Il Priore padre Cassian, contattato subito dopo il sisma, ha scritto una lettera per informare tutti coloro che si erano preoccupati delle loro condizioni e, tra le altre cose, scrive che loro sono tutti salvi grazie al fatto che, essendo la festa liturgica di san Bartolomeo apostolo, all'ora delle scosse erano già tutti in piedi, per aver anticipato la sveglia di mezz'ora.
Ecco cosa scrive:
"Mercoledì 24 agosto era la festa di San Bartolomeo, giorno in cui il Mattutino doveva iniziare alle 3.45. Intorno alle 3.30, quando eravamo già tutti in piedi, ringraziamo Dio, la terra ha iniziato a tremare. Abbiamo altre esperienze di terremoti nei sedici anni passati qua a Norcia, ma mai niente di simile. Fa una gran paura sentire la terra ruggire e vedere l’edificio dondolare di qua e di là quasi fosse ubriaco. Istintivamente siamo tutti usciti e ci siamo assembrati fuori, nella piazza davanti al monastero. Ci siamo stretti l’uno all’altro per via del freddo, mentre nuove scosse facevano scricchiolare la terra sotto i nostri piedi. I monaci e i cittadini si sono tutti ritrovati spontaneamente sotto la statua di San Benedetto che si trova al centro della piazza. I monaci hanno iniziato a pregare il Rosario e molti cittadini si sono uniti a loro. Quindi abbiamo ringraziato Dio con tutto il cuore per averci risparmiato la vita."
La chiesa e il suo monastero, amatissimi in tutto il mondo, sorgono esattamente sul luogo dove nell’anno 480 nacquero Benedetto e la sorella gemella Scolastica. I monaci che qui vivono sono 15, hanno un'età media di 34 anni e provengono da paesi diversi, ma sono a maggioranza statunitense. Sono qui ormai da sedici anni: in preghiera, solitudine, lavoro, digiuno, canto, separati dal mondo. Il monastero ha un birrificio, un negozio, una biblioteca e stava dando vita a un’azienda agricola. Tutto frutto dell'opera dei monaci che si sono impegnati, sin dal loro arrivo a Norcia, a far rivivere i luoghi di san Benedetto, col restauro delle varie strutture ivi presenti. Il sisma della notte del 24 agosto, ha travolto anche le mura della casa natale di Benedetto "e le cose costruite con sudore e impegno fino a ieri sono state fatte a pezzi oggi, in un battito di ciglia." Così scrive il Padre Priore che continua: "Ma non siamo nelle mani del mondo, siamo nelle mani della Provvidenza. Certo, avremo bisogno del vostro aiuto per iniziare il progetto di ricostruzione (sul nostro sito sono già segnalate le possibilità di effettuare donazioni per i restauri) ma soprattutto delle vostre preghiere. Pregate per noi e per chi ha perso la vita, i propri cari e la propria casa nei paesi di montagna qui vicino. Andate a messa, aiutateci con il rosario, i sacrifici e il digiuno".
Rispondiamo all'appello di Padre Cassian, come meglio possiamo. Egli ci chiede donazioni in denaro ma soprattutto di andare a Messa e pregare e di fare sacrifici e digiuni. Un modo bellissimo di essere vicini a loro e a tutta la popolazione colpita dal terremoto.
Rispondiamo all'appello di Padre Cassian, come meglio possiamo. Egli ci chiede donazioni in denaro ma soprattutto di andare a Messa e pregare e di fare sacrifici e digiuni. Un modo bellissimo di essere vicini a loro e a tutta la popolazione colpita dal terremoto.
Questo il sito ufficiale dei Benedettini https://it.nursia.org/
Qui i monaci tengono un diario dei giorni del post-terremoto
Bellissima l'immagine dei monaci che sotto la statua di San Benedetto pregano il Rosario mentre la terra trema.....veramente commovente.....
RispondiEliminaSi, la gente si è stretta a loro per pregare insieme. Un bel segno di vicinanza e di affetto
RispondiEliminaMuy emocionante!!.
RispondiEliminaGracias por compartir.
Un beso
Muy emocionante!!.
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Un beso