2. Oggi, per un efficace lavoro nel campo della predicazione, bisogna prima di tutto conoscere bene la realtà spirituale e psicologica dei cristiani che vivono nella società moderna.
Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità che i cristiani oggi in gran parte si sentono smarriti, confusi, perplessi e perfino delusi, si sono sparse a piene mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata;
si sono propalate vere e proprie eresie, in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni, si è manomessa anche la Liturgia;
immersi nel “relativismo” intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall’ateismo, dall’agnosticismo, dall’illuminismo vagamente moralistico, da un cristianesimo sociologico, senza dogmi definiti e senza morale oggettiva. Bisogna conoscere l’uomo d’oggi per poterlo capire, ascoltare, amare, così com’è, non per scusare il male, ma per scoprirne le radici ben convinti che c’è salvezza e misericordia per tutti, purché non siano rifiutate coscientemente e ostinatamente.
(Giovanni Paolo II – Discorso 6 febbraio 1981).
DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
AL CONVEGNO NAZIONALE
"MISSIONI AL POPOLO PER GLI ANNI 80"
AL CONVEGNO NAZIONALE
"MISSIONI AL POPOLO PER GLI ANNI 80"
Tratto da qui
Unas palabras muy reflexivas.
RispondiEliminaGracias por compartir.
Un abrazo grande
Gracias a ti por leerlo!
EliminaUn abrazo