Sono un medico, ho visto spesso il dolore. Ho guardato spesso il dolore scolpito nella carne e negli occhi dei miei malati. Ho accompagnato spesso il dolore fino all'ultimo respiro; ho accompagnato spesso il dolore oltre la soglia dell'ultimo respiro, lì dove non v'è più dolore, nè pianto, nè tristezza. Ho stretto spesso una mano per alleviare il dolore, ho piegato spesso le ginocchia nell'impotenza, ma non mi sono mai abituata al dolore degli altri. Mi schiaccia, mi fa piangere, mi interroga, mi coinvolge. Non posso farne a meno. Il dolore degli altri mi penetra, come spada, fin nell'anima, mi ferisce, mi fa sanguinare; ma non posso fare a meno di guardare gli occhi di chi soffre e desiderare di immergermi dentro, per capire, alleviare, asciugare lacrime....
Non è facile, mi abituo al mio dolore ma non a quello degli altri. Sarebbe più facile voltare lo sguardo altrove, ma non posso e non voglio. Si parla di aborto, di eutanasia, proprio perchè il dolore ci schiaccia, ci fa paura, ci chiama in prima persona. La soluzione non è cercare di cancellarlo, ma guardarlo negli occhi ed affrontarlo con coraggio, o per lo meno, come meglio possiamo. Guardiamo Gesù, quanto ha sofferto per amore nostro; guardiamo Maria, alla quale il Signore non ha risparmiato alcun dolore nella vita: è stata una rifugiata, ha perso il Figlio, ha provato il dolore della vedovanza, ha bevuto tutto il calice della sofferenza e dell'amarezza della vita. Guardiamo a lei che ha continuato a dire sempre il suo 'si'. E quando non riusciamo a capire, ad accettare, pieghiamo le ginocchia e preghiamo.......
Guai, se non fossi credente.
RispondiEliminaNon riuscirei a sopravvivere al dolore per la perdita della vita di una persona cara, ciò che si prova sembra sovraumano, impossibile da superare con le tue sole forze. E'vero solo Dio, Gesù e Maria Santissima possono consolarti, aasiugarti le lacrime e dirti: non sei sola. Ultimamente guardando Gesù crocifisso morente vedo il mio V. Le immagini si sovrappongono e capisco come non mai il patire di Maria Santissima sotto la croce.
Solo este Niño que hace poco nos nacia en Belen es capaz de ponernos en el corazón su Amor para acoger con gusto los sufrimientos de los que nos rodean....y en el Amor todo se hace sin esfuerzo y con dulzura no? es El quien actúa en nosotros....solo le pido me deje hacer por El....Animo Martina tus pensamientos y deseos los lleva El...Junto con su Madre El en Nosotros hará proezas.....un baccio
RispondiEliminaMartina, si te tuviera como médico nunca sentiría dolor.
RispondiEliminaEstimada hermana, gracias por su compartir muy rico en verdad, sólo Dios que es realmente el amor nos capacita para amar pues amomos por que ÉL habita en nosotros,y su amor se refleja en nosotros y Él ama en nosotros, gracias por ser ese pequeño relejo de su amor,Dios esté con usted.
RispondiEliminaPER ADRIANA:
RispondiEliminaIl tuo dolore ha un grande senso solo nel cuore di Cristo, altrimenti,come tu dici, non ne avresti la forza per sopportarlo con amore e per amore.
POR GOSSPI:
Soffrire e fare tutto per Dio questo deve essere sempre il nostro desiderio.
POR JUAN IGNACIO:
Me gusta mucho, gracias!
POR SILENCIO EN LA ORACION:
Sì, è vero, tutto ciò che di buono vi è in noi è opera di Dio e anche la capacità di amare che abbiamo è opera sua. 'Dio è amore' dice l'apostolo Giovanni. Gracias