Il Prof. Espedito De Leonardis il 20 gennaio scorso, ha tenuto un interessante seminario presso l'Università Regina Apostolorum di Roma.
Circa la tematica al centro del seminario in un'intervista ha dichiarato: “Approfondendo i miei studi mi resi conto che il corpo umano era come un ologramma e che qualunque terapeuta che avesse avuto una chiave olografica poteva averne accesso e modificarlo. Era per questo che uno stesso problema poteva essere risolto sia da uno psicologo, da un medico, da un chiropratico, osteopata, fisioterapista o da un agopuntore (io aggiungo omeopata). Da qui la deduzione che un’emozione condiziona un organo target, altera la sua chimica e si manifesta a livello strutturale.
Cominciai allora a rivedere il corpo e a considerarlo come un’armonia interrotta dal disagio della persona che si traduceva in malattia”.
Cominciai allora a rivedere il corpo e a considerarlo come un’armonia interrotta dal disagio della persona che si traduceva in malattia”.
E prosegue: “Ho quindi cominciato a cercare l’espressione fisica delle emozioni e tutte le possibili tecniche per migliorare quella condizione di alterata armonia che definiamo malattia. Il corpo è un continuo fluire di energia che è legata essenzialmente ai bisogni che sono espressi dalle emozioni. Le emozioni, a loro volta sono veri e propri bisogni primari e rinnegarle e non riconoscerle porta ad uno stato di disagio fisico”.
Il lavoro che il docente porta avanti, parte dal presupposto che il corpo sia la “fisicità” della mente ma che, al tempo stesso, la mente non sia confinata nel cervello.
Tratto da QUI
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