Nei tempi che corrono il termine POPULISMO va molto di moda, soprattutto nei salotti dell'alta politica, abusato, distorto e brandito come spada per disprezzare e stigmatizzare il comportamento di un legittimo governo di una Nazione che si prefigge di:
- proteggere la propria identità e la propria storia, compresa quella religiosa,
- difendere la vita e la famiglia,
- curarsi dei concittadini poveri,
- evitare il multiculturalismo fallimentare,
- non considerare la società multireligiosa come un esito deterministico della storia.
È un grave errore chiamare populismo o nazionalismo quanto è invece recupero della dimensione naturale del diritto e della politica.
Oggi la cultura di riferimento della Commissione europea demonizza ed emargina questi valori, ma sbaglia ed è un peccato che la Chiesa la segua.
(Prof. Stefano Fontana)
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