La Jihad, sono stati i musulmani a iniziarla, già nel VII sec d.C, vivente ancora Maometto. All'inizio essa partì con la conquista dell’Arabia, ancora in gran parte pagana e poi continuò con Gerusalemme e i Luoghi Santi. In seguito la guerra si estese a tutta la Cristianità sia d'Oriente che d'Occidente.
Ad Oriente l’Impero Romano impiegherà i suoi ultimi secoli di vita combattendo e spegnendosi contro i
musulmani; ad Occidente la Jihad travolse per sempre tutta la Cristianità d’Africa, poi si spostò in Spagna ed in Francia (Poitiers, 732).
Dopodiché i musulmani assalirono e occuparono la Sicilia, le grandi isole del
Mediterraneo, e, nei secoli successivi, invasero varie zone dell’Italia, della
Francia e perfino della Svizzera. Montecassino venne distrutta,
Roma assalita e le basiliche costantiniane di San Paolo e san Pietro date al
fuoco.
Un'enclave perenne di guerrieri musulmani stava a Castelvolturno, un’altra
nella Sabina e Roma, che viveva sotto continuo attacco, rischiò di cadere preda
dell’Islam venendo
salvata proprio dalla ripetuta azione militare di vari pontefici.
Per secoli
l’Europa mediterranea ha subito le scorrerie dei pirati barbareschi
(“mammaliturchi”, la celebre battuta del dialetto romano, nasceva da un tragico
grido di terrore ripetuto chissà quante volte nel corso dei secoli): uomini
uccisi, donne violate e portate negli harem, bambini rapiti e venduti come
schiavi.
Per secoli i pellegrini in Terra Santa vennero massacrati, soprattutto con
l’arrivo dei turchi selgiuchidi. E, se con la fine della crociate si era giunti
a una forma di “convivenza” armata con il mondo arabo, tutto precipitò di nuovo
– e in maniera ancor più radicale – con l’arrivo dei turchi ottomani, che
conquistarono ciò che rimaneva dell’Impero Bizantino nel XV secolo e da allora,
fino agli inizi del XVIII secolo, puntarono a più riprese sull’Europa,
conquistando gran parte dei Balcani, assediando Vienna per ben due volte,
conquistando Cipro, Rodi, e portando l’assedio a Malta (dove vennero respinti
dall’eroismo dei Cavalieri, guidati da Jean de la Vallette).
Nel corso dei secoli, di mille anni (dal VII al XVIII secolo), quante
cristiani vennero assassinati? Quante donne violate e deportate negli harem?
Quante città distrutte, vite spezzate, anime costrette all’abiura religiosa? Chi
potrà mai farne il conto? Chi potrà mai calcolare l’immenso dolore di questi
mille anni di violenze ed odio musulmani?
Tratto da www.corrispondenzaromana
Nessun commento:
Posta un commento