La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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venerdì 25 ottobre 2019

Scarsità di clero e pastorale vocazionale

Foto presa dal blog 'Messa in latino' QUI
 
25. A proposito del legame tra sacramento dell'Ordine ed Eucaristia, il Sinodo si è soffermato sulla situazione di disagio che si viene a creare in diverse Diocesi quando ci si trova a dover fare i conti con la scarsità di sacerdoti. Ciò accade non solo in alcune zone di prima evangelizzazione, ma anche in molti Paesi di lunga tradizione cristiana. Certamente giova alla soluzione del problema una più equa distribuzione del clero. Occorre dunque un lavoro di sensibilizzazione capillare. I Vescovi coinvolgano nelle necessità pastorali gli Istituti di Vita Consacrata e le nuove realtà ecclesiali, nel rispetto del carisma loro proprio, e sollecitino tutti i membri del clero a una più grande disponibilità per servire la Chiesa là dove ve ne sia bisogno, anche a costo di sacrificio.(78) Inoltre, all'interno del Sinodo si è anche discusso sulle attenzioni pastorali da mettere in atto per favorire, soprattutto nei giovani, l'apertura interiore alla vocazione sacerdotale. Tale situazione non può trovare soluzione in semplici accorgimenti pragmatici. Si deve evitare che i Vescovi, spinti da pur comprensibili preoccupazioni funzionali per la mancanza di clero, non svolgano un adeguato discernimento vocazionale e ammettano alla formazione specifica e all'ordinazione candidati che non possiedono le caratteristiche necessarie per il servizio sacerdotale.(79) Un clero non sufficientemente formato, ammesso all'ordinazione senza il doveroso discernimento, difficilmente potrà offrire una testimonianza atta a suscitare in altri il desiderio di corrispondere con generosità alla chiamata di Cristo. La pastorale vocazionale, in realtà, deve coinvolgere tutta la comunità cristiana in ogni suo ambito.(80) Ovviamente, in questo capillare lavoro pastorale è inclusa anche l'opera di sensibilizzazione delle famiglie, spesso indifferenti se non addirittura contrarie all'ipotesi della vocazione sacerdotale. Si aprano con generosità al dono della vita ed educhino i figli ad essere disponibili alla volontà di Dio. In sintesi, occorre soprattutto avere il coraggio di proporre ai giovani la radicalità della sequela di Cristo mostrandone il fascino.
(78) Cfr Propositio 11.
(79) Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Decr. sulla formazione sacerdotale Optatam totius, 6; Codice di Diritto Canonico, can. 241, § 1 e can. 1029; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 342, § 1 e can. 758; Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992) 11.34.50: AAS 84 (1992), 673-675; 712-714; 746-748; Congregazione per il Clero, Direttorio per il ministero e la vita dei presbiteri Dives Ecclesiae (31 marzo 1994), 58: LEV, 1994, pp. 56-58; Congregazione per l'educazione cattolica, Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri (4 novembre 2005): AAS 97 (2005), 1007-1013.
(80) Cfr Propositio 12; Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992) 41: AAS 84 (1992), 726-729

2 commenti:

  1. El oficio mal rezado perjudica la Iglesia


    ¡Ah! Si los sacerdotes y los religiosos tuvieran empeño en rezar el oficio como se debe, no se vería a la Iglesia en el deplorable estado en que se la ve. ¡Cuántos pecadores saldrían de la esclavitud del demonio, cuantas almas amarían a Dios con más fervoroso amor! Hasta los propios sacerdotes no se verían tan imperfectos como se ven, irascibles, glotones, ávidos de intereses terrenos y deseosos de vanos honores. (San Alfonso María de Ligorio. Obras ascéticas, Madrid, BAC, 1954, vol. 2, p. 428)


    Los eclesiásticos que rezan los Salmos con negligencia no son atendidos en sus pedidos


    ¿Cómo se explica que el sacerdote haga mil y mil oraciones al día en sólo el rezo del Oficio Divino y no sea oído? Siempre la misma debilidad y la misma facilidad en las recaídas, no sólo en materia leve, en que ya está habituado y de cuyas faltas no tiene el más mínimo cuidado de corregirse, sino en materia grave contra la caridad, la justicia o la castidad. De aquí que el desgraciado, al recitar las horas, llega a maldecirse a sí mismo cuando dice a Dios: Son malditos los que de tus mandatos se desvían. Para colmo de males, desaparecen los remordimientos con la excusa de que es tan de carne como los demás y
    que no tiene fuerza para resistir. (San Alfonso María de Ligorio. Obras ascéticas, Madrid, BAC, 1954, vol. 2, p. 429)

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  2. Santa Brígida :»El Papa que Suprima el Celibato Se Irá al Infierno»
    Santa Brígida :»El Papa que Suprima el Celibato Se Irá al Infierno»

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    Santa Brígida: «el Papa que aboliera el celibato se convertiría en alimento de los demonios en el infierno»

    Cuando santa Brígida de Suecia, +1373, estuvo en Nápoles (Italia), como consejera del arzobispo Bernardo de Nápoles, en alguna oportunidad hablaron sobre los sacerdotes que viven con concubinas. El arzobispo Bernardo argumentó que, si él fuera Papa, aboliría el celibato para evitar esos escándalos.

    Santa Brígida le replicó que la Virgen le dijo [Revelaciones, Libro 7, Capítulo 10)] que un Papa que aboliera el celibato sacerdotal “sería totalmente privado por Dios de su visión y audición espirituales” y “su sabiduría espiritual se volvería totalmente fría”.

    La Virgen agregó que “después de su muerte, su alma sería arrojada para ser torturada eternamente en el infierno, donde se convertiría permanentemente y sin fin en alimento de los demonios”.

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