La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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martedì 8 ottobre 2019

Come decadde la civiltà cristiana: le tre rivoluzioni /1


La decadenza del medioevo

"Nel secolo XIV si può cominciare ad osservare, nell'Europa cristiana, una trasformazione di mentalità che nel corso del secolo XV diventa sempre più chiara. Il desiderio dei piaceri terreni si va trasformando in bramosia. I divertimenti diventano sempre più sontuosi. Gli uomini se ne curano sempre di più. Negli abiti, nei modi, nel linguaggio, nella letteratura e nell'arte, l'anelito crescente a una vita piena dei diletti della fantasia e dei sensi va producendo progressive manifestazioni di mollezza. Si verifica un lento deperimento della serietà e dell'austerità dei tempi antichi. Tutto tende al gaio, al grazioso, al frivolo. I cuori si distaccano a poco a poco dall'amore al sacrificio, dalla vera devozione alla Croce, e dalle aspirazioni alla santità e alla vita eterna.
La Cavalleria, in altri tempi una delle più alte espressioni della santità e dell'austerità cristiana, diventa amorosa e sentimentale, la letteratura d'amore invade tutti i paesi, gli eccessi del lusso e la conseguente avidità di guadagni si estendono a tutte le classi sociali. Questo clima morale, penetrando nelle sfere intellettuali, produsse chiare manifestazioni di orgoglio, come ad esempio il gusto per le dispute pompose e vuote, per i ragionamenti sofistici e inconsistenti, per le esibizioni fatue di erudizione, e adulò vecchie tendenze filosofiche, delle quali la Scolastica aveva trionfato, e che ormai, essendosi rilassato l'antico zelo per l'integrità della fede, rinascevano sotto nuove forme. L'assolutismo dei legislatori, che si pavoneggiavano nella conoscenza vanitosa del diritto romano, trovò in prìncipi ambiziosi una eco favorevole. E di pari passo si andò estinguendo nei grandi e nei piccoli la fibra d'altri tempi per contenere il potere regale nei legittimi limiti vigenti al tempo di S. Luigi di Francia e di S. Ferdinando di Castiglia." ( Tratto da "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione" del Prof. Plinio Correa de Oliveira, I parte, Cap. III, 5.b).

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