Il Monastero di Sabiona sorge su un'alta rupe che sorveglia il borgo di Chiusa in Val d'Isarco, in Alto Adige.
Sabiona è la culla spirituale dell'intero Tirolo e costituisce uno dei più antichi monumenti cristiani della regione e dell'arco alpino. È stata la Sede vescovile del Tirolo (diocesi di Sabiona), prima dello spostamento della stessa a Bressanone attorno all'anno 1000.
Il Monastero può essere visitato partendo dal paese di Chiusa e percorrendo a piedi il percorso di un'antica Via Crucis. Proprio sotto le mura di difesa della rocca, all'interno della vigna, giacciono sepolte le tracce della prima Cattedrale Vescovile, le cui fondazioni, risalenti al V-VI secolo, sono state studiate da un gruppo di archeologi nel 1982-1983 e poi reinterrate con cura per una conservazione più efficace.
Il Vescovo della Diocesi di Bolzano-Bressanone mons. Ivo Muser, presiederà la celebrazione eucaristica nella Chiesa del Monastero Benedettino.
Per questa occasione ha detto:
“Questo pellegrinaggio è per me una testimonianza di fede ma anche un apprezzamento della cultura ladina, legata profondamente alla fede cristiana, desidero essere un pellegrino tra i pellegrini. Porterò le intenzioni principali della nostra chiesa locale sul Monte Sabiona: il ringraziamento per il dono della fede e la preghiera per una fede vissuta. Ma pregherò in particolar modo perché questa fede continui a fiorire nella nostra terra e perché le persone si decidano per il matrimonio cristiano, per la famiglia, per una vocazione religiosa, per i valori cristiani nella società e nella politica. Invito tutti a unirsi nella preghiera con i pellegrini”.
Col termine Ladinia si indica genericamente, con varietà di accezioni e caratterizzazioni territoriali, la regione alpina dolomitica ove è storicamente endemica la lingua ladina, una regione culturale quindi a cui non corrisponde alcun ente amministrativo unitario, né attualmente né storicamente.
Tra le accezioni più diffuse, a fianco di quella più naturale che identifica la Ladinia con l'interezza del territorio in cui la lingua ladina è parlata, risulta diffusa con particolarità l'accezione che identifica la regione con la sola porzione di territorio ladinofono che prima del 1918 apparteneva all'Austria-Ungheria: tale accezione è particolarmente rivendicata da alcuni enti e movimenti d'opinione locali.
Il ladino, parlato dai gruppi geograficamente più centrali di queste popolazioni, deriva dall'idioma latinizzato parlato dalle popolazioni indigene, di origine celtica e/o retica e romana, che partire dal V secolo può aver ricevuto ulteriori apporti latinofoni dalla Rezia, dal Norico e dalla Pannonia a causa delle emigrazioni dovute alle invasioni dei Bavari e Rugi germanici, degli Avari e degli Slavi. Successivamente i parlanti di queste varietà neolatine venivano indicati dai parlanti di lingua tedesca come Welsch (opponendoli a sé stessi e ai Windisch, gli Slavi), mentre essi stessi si autodefinivano latini (da cui il termine dialettale ladin). Il termine si diffuse a partire dal XVIII secolo anche negli ambienti tedeschi (Ladinisch) per designare le popolazioni in via di germanizzazione soggette al Tirolo.
Alla Ladinia apparterrebbero oggi i soli comuni di lingua ladina della Val di Fassa (TN), della Val Badia (BZ), della Val Gardena (BZ), dell'alta val Cordevole (BL) e dell'Ampezzo (BL), tutti ex-asburgici, a cui secondo diverse accezioni vanno aggiunti tutti gli altri comuni ladinofoni riconosciuti ufficialmente dalla legge 482/1999 sulle minoranze linguistiche, tutti attualmente appartenenti alla provincia di Belluno.
L'area prende il nome da quello dei suoi abitanti, i Ladini, popolo montanaro che parla in maggioranza la lingua ladina, facente parte del ceppo reto-romanzo delle lingue neo-latine. Secondo i fautori della Ladinia come territorio esclusivamente ex-asburgico non è corretto far riconoscere come ladina una parlata di un territorio che non sia stato conquistato all'Impero Austro-Ungarico con la fine della Prima guerra mondiale, malgrado numerose prove glottologiche contrarie a questa tesi; in ogni caso per questo movimento d'opinione non è il ladino in termini linguistici a qualificare la Ladinia bensì la circostanza storica dell'annessione all'Italia a seguito della Prima Guerra Mondiale. La tesi parziale che la Ladinia così definita sia l'unica area caratterizzata da una vera lingua ladina è fortemente avversata dagli enti culturali ladini della provincia di Belluno, e non trova rispondenza nelle leggi ed atti ufficiali dello Stato Italiano.
Comuni più conosciuti della Ladinia:Cortina d'Ampezzo, Ortisei, Badia, Moena, Selva di Val Gardena, Pozza di Fassa, Canazei, S.Cristina Val Gardena, S. Martino in Badia.
A juzgar por la fotografía, debe de ser un lugar precioso, digno de visitar. Sin duda, un sitio ideal para poder meditar. Un beso, Martina.
RispondiEliminaAMALIA, è un luogo molto bello, come tutto il Trentino Alto Adige. Dopo la mia Sicilia è il luogo dove vorrei andare ad abitare. Amo la montagna! Grazie per le tue visite e per i commenti, grazie di cuore. Un grande abbraccio.
RispondiEliminaNunca olvidaré mi viaje por Italia. Tuve ocasión de visitar Roma, Florencia y Venecia. ¡¡Que estupendos recuerdos y qué arte por todos los sitios!!. Un beso grande.
RispondiEliminaAMALIA, sei stata in Italia?????Sono proprio contenta che ti sia piaciuta! Io dovrò cominciare a visitare la bellissima Spagna.....purtroppo non sono mai stata in nessun posto. Un grande abbraccio
RispondiEliminaEspaña te agradaría y si te gusta el campo, el paisaje del Norte es montañoso, muy verde y muy bello.
RispondiEliminaUn beso grande.
AMALIA: spero di poter venire e visitarla al più presto! Un beso grande
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