"Il Gran Rabbino di Francia, Gilles Bernheim, in un trattato
accuratamente documentato e profondamente toccante, ha mostrato che
l’attentato, al quale oggi ci troviamo esposti, all’autentica forma della
famiglia, costituita da padre, madre e figlio, giunge ad una dimensione ancora
più profonda. Se finora avevamo visto come causa della crisi della famiglia un
fraintendimento dell’essenza della libertà umana, ora diventa chiaro che qui è
in gioco la visione dell’essere stesso, di ciò che in realtà significa l’essere
uomini. Egli cita l’affermazione, diventata famosa, di Simone de Beauvoir:
“Donna non si nasce, lo si diventa” (“On ne naît pas femme, on le devient”). In
queste parole è dato il fondamento di ciò che oggi, sotto il lemma “gender”,
viene presentato come nuova filosofia della sessualità. Il sesso, secondo tale
filosofia, non è più un dato originario della natura che l’uomo deve accettare
e riempire personalmente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide
autonomamente, mentre finora era la società a decidervi. La profonda erroneità
di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente è
evidente. L’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua
corporeità, che caratterizza l’essere umano. Nega la propria natura e decide
che essa non gli è data come fatto precostituito, ma che è lui stesso a
crearsela. Secondo il racconto biblico della creazione, appartiene all’essenza
della creatura umana di essere stata creata da Dio come maschio e come femmina.
Questa dualità è essenziale per l’essere umano, così come Dio l’ha dato.
Proprio questa dualità come dato di partenza viene contestata. Non è più valido
ciò che si legge nel racconto della creazione: “Maschio e femmina Egli li creò”
(Gen 1,27). No, adesso vale che non è stato Lui a crearli maschio e femmina, ma
finora è stata la società a determinarlo e adesso siamo noi stessi a decidere
su questo. Maschio e femmina come realtà della creazione, come natura della
persona umana non esistono più. L’uomo contesta la propria natura. Egli è ormai
solo spirito e volontà. La manipolazione della natura, che oggi deploriamo per
quanto riguarda l’ambiente, diventa qui la scelta di fondo dell’uomo nei
confronti di se stesso. Esiste ormai solo l’uomo in astratto, che poi sceglie
per sé autonomamente qualcosa come sua natura. Maschio e femmina vengono
contestati nella loro esigenza creazionale di forme della persona umana che si
integrano a vicenda. Se, però, non esiste la dualità di maschio e femmina come
dato della creazione, allora non esiste neppure più la famiglia come realtà
prestabilita dalla creazione. Ma in tal caso anche la prole ha perso il luogo
che finora le spettava e la particolare dignità che le è propria. Bernheim
mostra come essa, da soggetto giuridico a sé stante, diventi ora
necessariamente un oggetto, a cui si ha diritto e che, come oggetto di un
diritto, ci si può procurare. Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi
da sé, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine,
anche l’uomo quale creatura di Dio, quale immagine di Dio viene avvilito
nell’essenza del suo essere. Nella lotta per la famiglia è in gioco l’uomo
stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve anche la
dignità dell’uomo. Chi difende Dio, difende l’uomo".
© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana
Ahh! Martina, hoy has posteado un tema muy, muy interesante. El Papa lo deja bien claro: la ideología de género es una falacia. Hay que luchar para que los que la promueven no convenzan a los crédulos, menos si son católicos.
RispondiEliminaGracias por esta entrada. Un abrazo fuerte.
Por cierto, me encantaría hablar italiano para comentar aquí, pero creo que así nos entendemos... ¿verdad?
RispondiEliminaELIGELAVIDA, muchas gracias.....¡creo que nos entendemos perfectamente! Un fuerte abrazo sin límites....
RispondiEliminaCon lo bien hecho que está el mundo...
RispondiEliminaRAFAEL, hai ragione! Credo che il Signore abbia fatto bene ogni cosa, che anche noi possiamo fare bene con il suo aiuto e la sua Grazia, ma in questo periodo storico l'essere umano sta facendo troppi errori.....ha smarrito la carta copiativa.....
RispondiElimina