Il resoconto del mio viaggio in Andalusia continua con la visita della città di Cordova, una magnifica città che si trova nel cuore dell'Andalusia ed è attraversata da est ad ovest dal fiume Guadalquivir, dividendola in due parti.
Le prime notizie storiche di Cordova risalgono all'epoca cartaginese. I Romani la conquistarono nel 206 a.C mentre nel 756 d.C. vi entrarono gli Arabi.
Nel 1236 Cordoba fu riconquistata dai cristiani spagnoli. Dai monti delle Asturie partì la "Reconquista" da parte dei Re cattolici contro i musulmani invasori che finirà solo nel 1492 con la loro cacciata definitiva dalla Spagna. In tempo arabo la città godette del privilegio di essere la capitale dell'Andalusia, mentre alla corte di Isabella la cattolica si concretizzò la mirabile idea di Cristoforo Colombo di navigare l'Oceano alla scoperta delle Americhe.
Come le altre città andaluse anche Cordova esprime la sua storia attraverso l'arte e l'architettura, tanto da essere definita una città monumentale, dove l'arte si rivela ad ogni angolo. Da non perdere la Cattedrale ricavata nel centro dell'antica moschea eretta a sua volta su di una cattedrale visigota ed ultimata nel X secolo. Il complesso monumentale che ne viene fuori è unico ed originale.
Della moschea restano le splendide colonne (850 delle mille iniziali!), l'atrio dal quale vi si accede, il Patio de los Naranjos e l'antico minareto ormai trasformato in Torre campanaria di 83 metri di altezza. Quando Cordova fu riconquistata dai cristiani di Ferdinando III di Castiglia, nel 1236, la moschea fu convertita in cattedrale. L'apertura tra il cortile e la sala di preghiera fu murata, conservando una sola porta d'entrata (la Puerta de las Palmas). Inoltre vennero abbattute alcune file di colonne per lasciar libero lo spazio per la Cappella Reale decorata con stucchi mudéjar. In seguito, durante il regno di Carlo V venne avviato il progetto di costruirvi all'interno una cattedrale che avrebbe comportato la demolizione di una parte importante del centro dell'edificio, rompendo la prospettiva della foresta di colonne. La cattedrale venne iniziata nel 1523 e conclusa nel 1776 ed è dedicata all'Immacolata Concezione di Maria Santissima .
Pertanto, vista la storia alquanto singolare, è normale che in essa vi convivano diversi stili architettonici, oltre a quello islamico anche e soprattutto quelli gotico, rinascimentale e barocco.
Continuando la visita in questa città da non perdere l'Alcazar de los Reyes Cristianos, (la "fortezza dei Re Cristiani") che è un palazzo-fortezza militare costruito nel 1328 da Re Alfonso XI sul luogo in cui sorgeva un antico palazzo arabo.
Fu alloggiamento dei Reali durante i loro soggiorni a Cordova, qui i Re Cattolici passarono più di otto anni, dirigendo la campagna militare contro il Regno islamico di Granada. In questo luogo (nella torre del Homenaje) Cristoforo Colombo chiese i fondi per l'avventura marittima e vi nacque l'Infanta Maria, futura regina del Portogallo.
Dopo la campagna di Granada e la conclusione delle campagne contro i musulmani in Spagna, Ferdinando e Isabella cedettero il palazzo alle autorità ecclesiastiche, che lo convertirono nel Tribunale del Santo Uffizio. Nel 1812, in seguito all'abolizione dell'Inquisizione e con l'introduzione della Costituzione spagnola, il palazzo si trasformò in un carcere civile fino al 1931 per poi essere utilizzato per scopi militari fino al 1955 quando venne ceduto all'Ayuntamiento (municipio) di Cordova. Ora è un museo che ospita una bella collezione di mosaici e sarcofagi romani, unico disappunto aver sconsacrato e distrutto la cappella ivi presente! Da visitare assolutamente i giardini.
Nella piazza d'ingresso dell'Alcazar si nascondono, nel sottosuolo, i Bagni Califfali del X secolo.
Le prime notizie storiche di Cordova risalgono all'epoca cartaginese. I Romani la conquistarono nel 206 a.C mentre nel 756 d.C. vi entrarono gli Arabi.
Nel 1236 Cordoba fu riconquistata dai cristiani spagnoli. Dai monti delle Asturie partì la "Reconquista" da parte dei Re cattolici contro i musulmani invasori che finirà solo nel 1492 con la loro cacciata definitiva dalla Spagna. In tempo arabo la città godette del privilegio di essere la capitale dell'Andalusia, mentre alla corte di Isabella la cattolica si concretizzò la mirabile idea di Cristoforo Colombo di navigare l'Oceano alla scoperta delle Americhe.
Come le altre città andaluse anche Cordova esprime la sua storia attraverso l'arte e l'architettura, tanto da essere definita una città monumentale, dove l'arte si rivela ad ogni angolo. Da non perdere la Cattedrale ricavata nel centro dell'antica moschea eretta a sua volta su di una cattedrale visigota ed ultimata nel X secolo. Il complesso monumentale che ne viene fuori è unico ed originale.
Della moschea restano le splendide colonne (850 delle mille iniziali!), l'atrio dal quale vi si accede, il Patio de los Naranjos e l'antico minareto ormai trasformato in Torre campanaria di 83 metri di altezza. Quando Cordova fu riconquistata dai cristiani di Ferdinando III di Castiglia, nel 1236, la moschea fu convertita in cattedrale. L'apertura tra il cortile e la sala di preghiera fu murata, conservando una sola porta d'entrata (la Puerta de las Palmas). Inoltre vennero abbattute alcune file di colonne per lasciar libero lo spazio per la Cappella Reale decorata con stucchi mudéjar. In seguito, durante il regno di Carlo V venne avviato il progetto di costruirvi all'interno una cattedrale che avrebbe comportato la demolizione di una parte importante del centro dell'edificio, rompendo la prospettiva della foresta di colonne. La cattedrale venne iniziata nel 1523 e conclusa nel 1776 ed è dedicata all'Immacolata Concezione di Maria Santissima .
Fu alloggiamento dei Reali durante i loro soggiorni a Cordova, qui i Re Cattolici passarono più di otto anni, dirigendo la campagna militare contro il Regno islamico di Granada. In questo luogo (nella torre del Homenaje) Cristoforo Colombo chiese i fondi per l'avventura marittima e vi nacque l'Infanta Maria, futura regina del Portogallo.
Dopo la campagna di Granada e la conclusione delle campagne contro i musulmani in Spagna, Ferdinando e Isabella cedettero il palazzo alle autorità ecclesiastiche, che lo convertirono nel Tribunale del Santo Uffizio. Nel 1812, in seguito all'abolizione dell'Inquisizione e con l'introduzione della Costituzione spagnola, il palazzo si trasformò in un carcere civile fino al 1931 per poi essere utilizzato per scopi militari fino al 1955 quando venne ceduto all'Ayuntamiento (municipio) di Cordova. Ora è un museo che ospita una bella collezione di mosaici e sarcofagi romani, unico disappunto aver sconsacrato e distrutto la cappella ivi presente! Da visitare assolutamente i giardini.
Excelentes fotos y una estupenda descripción de una ciudad muy hermosa.
RispondiEliminaUn beso
Una ciudad que me ha encantado.....
EliminaLa bellezza mediterranea !! Ich werde diese Bilder mitnehmen - in den germanischen Winter ... (;-))
RispondiEliminaDanke, ich hoffe es!
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