La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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lunedì 9 giugno 2014

Superbia intellettuale

«Il peccato delle origini: mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, la mela… non è quello che la gente generalmente pensa. Quello delle origini è un peccato molto raffinato: la superbia intellettuale. Non il peccato di aver pensato, come dicono i marxisti, quando ripetono che i cattolici considerano il pensare un peccato. San Tommaso d’Aquino sarebbe un grande peccatore! Il peccato non è quello di pensare, ma quello di presumere di determinare, con il pensiero, l’essere [Dio]. Invece San Tommaso è convinto che non è il pensiero che determina l’essere, ma è l’essere che determina il pensiero. Solo Dio si può permettere il lusso di essere idealista, perché solo Dio determina l’essere, distinto da Lui,[…]. Quindi l’uomo che pensa di poter pensare le proprie idee, indipendentemente dall’essere, è un uomo che si pone al posto di Dio. Qui c’è veramente una affinità con la demonologia, l’antropologia diventa demonologia. […]
In fondo il peccato delle origini è proprio quello di aver scambiato il pensiero
con l’esistenza: una tentazione tremenda. […] Il nostro idealismo moderno è rifare il peccato di Adamo, cioè mangiare dall’albero del bene e del male che significa avere la pretesa, non già di fare qualche peccatuccio banale, non è questo il peccato di Adamo e di Eva. L’aver mangiato del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male significa avere la pretesa, con il solo pensiero, di determinare la differenza fra il bene e il male, che è la stessa differenza che corre tra l’essere e il non essere.
Questo solo Dio può farlo, perché solo Dio, in cui il pensiero è l’essere, determina l’essere con il pensiero. L’uomo con il pensiero pensa l’essere, ma non lo determina.»
(Padre Tomas Josef M. Tyn – O.P.

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