La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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venerdì 26 luglio 2013

Strategia nazionale


Cliccando qui sul sito del dipartimento per le pari opportunità del governo si  potrà leggere il testo sulla strategia nazionale in tema di 'discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere', che tale dipartimento metterà in atto per la prevenzione ed il contrasto di tali discriminazioni.
Si tratta di un piano di azioni integrate e multidisciplinari in grado di fornire una risposta dinamica e coordinata al contrasto delle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, in linea con il sistema di intervento, proprio, dell’UNAR di governance sussidiaria ed integrata per la prevenzione, il contrasto e la rimozione di ogni forma di discriminazione, cosi come previsto, peraltro, dal recente decreto ministeriale di organizzazione interna del 4 dicembre 2012. Per raggiungere tali scopi il governo ha individuato quattro ambiti strategici di intervento e precisamente nei settori del lavoro, della scuola, dei media, della sicurezza e carceri. Per ciascuno di questi ambiti vengono definiti, in modo molto semplice e schematico, gli obiettivi e le misure specifiche da mettere in campo per promuovere la parità di trattamento e dare un forte impulso a quel processo di cambiamento culturale cosi fortemente auspicato.
Le Regioni si sono recentemente avviate lungo un percorso di consapevolezza degli obblighi derivanti dal diritto sovranazionale, che impongono un riconoscimento e una tutela per le condizioni personali – come l’omo/bisessualita – considerate a rischio di discriminazione, approvando una serie di normative regionali. A fronte di un quadro nazionale lacunoso, queste appaiono come certamente innovative.

Le Regioni Toscana, Liguria, Puglia, Emilia Romagna, Marche, Piemonte e Umbria sono intervenute in ambiti come l’accesso ai servizi, il contrasto alle discriminazioni e all’omofobia, la promozione di politiche attive in ambito lavorativo.
Per quanto riguarda il settore della scuola, scelto come luogo primario della prevenzione, sono state realizzate attività specifiche di prevenzione e contrasto della violenza e della discriminazione mediante i Protocolli di Intesa stipulati tra il Ministro delle Pari Opportunità ed il Ministro dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca.
Da tutte queste misure, pensate per favorire le persone con inclinazioni omosessuali, si deduce come è in atto il tentativo di scardinare i capisaldi dell'identità dell'essere umano, come definiti da Dio attraverso le leggi della natura e della biologia. Nel testo a pag 39 troverete un GLOSSARIO con la definizione di tutte le nuove forme di sesso e tanto altro. Troverete termini come OMONEGATIVITA', in cui viene spiegato che tale parola ha sostituito quello di omofobia e sta ad indicare che gli atti di discriminazione e violenza non sono necessariamente irrazionali o il frutto di una paura, ma piuttosto l’espressione di una concezione negativa dell’omosessualità, che nasce da una cultura e una società eterosessista.
 
Ecco il punto: distruggere la società fondata sulla famiglia composta da un uomo ed una donna, padre e madre, maschio e femmina, cioè la società definita eterosessista. Se questi provvedimenti verranno attuati subiremo una sorta di 'lavaggio del cervello' in ogni ambito sociale, con lo scopo di rieducare la società dalle 'storture' di millenni e millenni e rifondare la nuova società ad immagine e somiglianza degli istinti e dei capricci degli esseri umani.    

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