La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





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giovedì 9 aprile 2015

Tra agnelli, conigli, colombe e uova.......è ancora Pasqua!


 
Il coniglietto di cioccolato ha origine nelle culture dell'Europa occidentale, dove ha sembianze più simili ad una lepre che ad un coniglio. La lepre, nell'antica cultura europea, era un simbolo della primavera proprio perché era possibile vederla nei prati all'inizio di questa stagione, simbolo della rinascita della natura e della fertilità. Con l'avvento del Cristianesimo, la primavera coinciderà con la festività della Pasqua.
L'uovo  ha avuto tratti simbolici sin dai tempi antichi, rivestendo il ruolo del simbolo della vita e della sacralità. Nel tempo è divenuto uno dei simboli della Pasqua cristiana e simboleggia la risurrezione di Gesù dal sepolcro. L'uovo somiglia ad un sasso e appare privo di vita, dentro però c'è una nuova vita pronta a sbocciare, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù e dal quale risorse a vita nuova.
La tradizione del classico uovo di cioccolato è recente, ma il dono di uova vere, decorate con qualsiasi tipo di disegni o dediche, è correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo dove si sviluppa l'usanza dello scambio di uova decorate come regalo dapprima alla servitù.
La diffusione dell'uovo come regalo pasquale sorse probabilmente in Germania.
Ancora nel Medioevo l'uovo decorato, da simbolo della rinascita primaverile della natura, diviene il simbolo della rinascita dell'uomo in Cristo.
Sempre nel Medioevo ha origine una nuova tradizione e cioè la creazione di uova artificiali fabbricate o rivestite in materiali preziosi quali argento, platino ed oro.
 
La colomba di Pasqua, è un  dolce tipico della tradizione gastronomica Pasquale italiana e europea.
Fin dai tempi più antichi alla colomba era attribuito un forte valore simbolico di pace, rinascita e amore.
Nella Genesi, fu proprio una colomba, con un ramoscello d’ulivo nel becco, a tornare da Noè dopo il diluvio universale per testimoniare l’avvenuta riconciliazione fra Dio e il suo popolo.
Le origini della colomba come dolce nascono verso la metà del VI secolo quando, durante l’assedio di Pavia, durato tre anni, da parte di Re Alboino, gli venne offerto un dolce a forma di colomba in segno di pace alla vigilia della Pasqua del 572.
Un'altra leggenda vuole la colomba pasquale legata alla regina longobarda Teodolinda ed al santo abate irlandese Colombano. Si narra che egli al suo arrivo in città (Pavia), attorno al 612 venisse ricevuto dai sovrani longobardi e invitato con i suoi monaci ad un sontuoso pranzo. Gli furono servite numerose vivande con molta selvaggina, ma Colombano ed i suoi, benché non fosse di venerdì, rifiutarono quelle carni servite in un periodo di penitenza quale quello quaresimale. La regina Teodolinda si offese non capendo, ma l'abate superò con diplomazia l'incresciosa situazione affermando che essi avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette. Colombano alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane, bianche come i loro sai monastici. Il prodigio colpì molto la regina che comprese la santità dell'abate e decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l'Abbazia di San Colombano. La colomba bianca è anche il simbolo iconografico del Santo ed è sempre raffigurata sulla sua spalla.
 
 
L'Agnello pasquale nell'Antico Testamento è il memoriale, eseguito con il sacrificio di un agnello, della liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù d'Egitto. Nel Nuovo Testamento l'agnello pasquale è identificato con Gesù Cristo, il vero agnello immolato per la salvezza del mondo. Egli è l'agnello che riscatta gli uomini a prezzo del suo sangue, tradizione questa risalente sin alle origini del Cristianesimo stesso.
Così come ci si è cimentati nel rendere dolci le uova, i coniglietti e le colombe, anche l'agnello pasquale è diventato un dolce tipico pasquale, soprattutto nelle Regioni del Sud Italia, tra le quali primeggia la Sicilia con i suoi agnelli di pasta reale. Famoso è quello della città di Favara, preparato per la prima volta tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, dalle monache del Collegio di Maria, sulla base di una ricetta tramandata oralmente dalle monache più anziane a quelle più giovani.

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