La psicologia dell’età evolutiva insiste nell’evidenziare quanto sia
fondamentale per i bambini possedere una doppia figura genitoriale sessualmente
differenziata, maschile e femminile. Nelle unioni omosessuali il mutuo
completamento coniugale viene negato e non è sufficiente parlare di “amore” per
capire esattamente a cosa ci si riferisce, a meno che non si voglia scadere al
linguaggio dei mediocri rotocalchi rosa. Consentire la fecondazione artificiale a coppie di lesbiche significa autorizzare
irresponsabilmente un esperimento sociale di estrema pericolosità, nel quale
i bimbi venuti artificialmente al mondo sono ridotti a mere cavie.
Non è eticamente lecito ammettere la procreazione artificiale di figli all’interno di una coppia di donne omosessuali, privandoli deliberatamente dell’esperienza della paternità ed introducendoli in un ambiente sociale che, proprio per l’assenza della bipolarità sessuale, non favorisce il loro pieno sviluppo umano.
Ed è pure giuridicamente discutibile alla luce del principio, riconosciuto anche dalla Convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo, secondo il quale l’interesse superiore da tutelare in ogni caso è quello del bambino, la parte più debole e indifesa. Quel documento internazionale proclama, infatti, che «in tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve avere una considerazione preminente» (art.3). Quel documento, inoltre, riconosce «il diritto di ogni fanciullo ad un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale» (art. 27). E ancora quel documento sancisce che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità quella «di favorire lo sviluppo della sua personalità nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità» (art.29). (tratto da lanuovabussolaquotidiana.it, articolo di Gianfranco Amato).
Non è eticamente lecito ammettere la procreazione artificiale di figli all’interno di una coppia di donne omosessuali, privandoli deliberatamente dell’esperienza della paternità ed introducendoli in un ambiente sociale che, proprio per l’assenza della bipolarità sessuale, non favorisce il loro pieno sviluppo umano.
Ed è pure giuridicamente discutibile alla luce del principio, riconosciuto anche dalla Convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo, secondo il quale l’interesse superiore da tutelare in ogni caso è quello del bambino, la parte più debole e indifesa. Quel documento internazionale proclama, infatti, che «in tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve avere una considerazione preminente» (art.3). Quel documento, inoltre, riconosce «il diritto di ogni fanciullo ad un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale» (art. 27). E ancora quel documento sancisce che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità quella «di favorire lo sviluppo della sua personalità nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità» (art.29). (tratto da lanuovabussolaquotidiana.it, articolo di Gianfranco Amato).
La ricerca della verità -anche quando è scomoda- è l’anima
dell’indagine scientifica, essa non odia nessuno, non intende discriminare
nessuno. Su questa delicata tematica al centro dev’esserci sempre
l’interesse del bambino e non il desiderio di
genitorialità degli omosessuali: vincere una battaglia politica, avere i media
dalla propria parte, essere sostenuti “dal popolo della rete” non significa
avere sempre ragione. Interrogando direttamente i “figli” (ormai cresciuti) di 'genitori' omosessuali, è emerso come tra loro ci sia un significativo aumento di problematiche psico-fisiche rispetto ai figli di coppie eterosessuali. Troppe persone sono ferocemente impegnate a combattere i
cattolici, rischiando di perdere di vista il nocciolo della questione: il vero
interesse del bambino. G.K.
Chesterton diceva: «Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore
della libertà e dell’umanità, finiscono per combattere anche la libertà e
l’umanità pur di combattere la Chiesa». (Tratto da www.uccronline.it).
Qui trovate la letteratura scientifica contro le adozioni di bambini da parte di persone dello stesso sesso.
Sarebbe assolutamente necessario pregare e meditare sui principi della nostra fede per ritornare a credere in Dio. Confidiamo nella Sua misericordia di Padre buono sempre pronto a perdonare e ad accoglierci ma anche rispettoso della nostra volontà di non amarlo. Allontandoci dai suoi amorevoli insegnamenti, andremo certamente incontro alla disperazione e all'infelicità che sono la porta di accesso alla perdizione eterna. Dunque, non perdiamo altro tempo ma impegniamoci ad accostarci ai Sacramenti per riscoprire quanto sia bello essere ad immagine e somiglianza di Dio.
RispondiEliminaCAYENNE, grazie per il tuo commento che rende giustizia ai diritti di Dio. E' vero, Egli ci ama, ci ha fatti a Sua immagine e desidera la nostra felicità che consiste nell'amarlo e seguire la via dei suoi comandamenti. La sua immagine è scolpita nei nostri volti e questa bimba ben la mostra; non deturpiamo il Volto di Dio, nostro Signore e Salvatore, che, soprattutto attraverso il dono di una vita che nasce, ci dice che ci aspetta e non perde mai la fiducia verso di noi.
RispondiElimina¡¡Qué bella imagen para ensalzar la inocencia y dulzura de los niños que, efectivamente, no son culpables de nada!!.
RispondiEliminaUn gran abrazo abrazo.
AMALIA, è un'immagine tenerissima! Un abbraccio
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